Aderge altissimo
L’uomo il pensiero:
Le città struggere
Sogna il guerriero;
Re sembra d’essere
A ognun di genti,
D’oro e d’avorio
Sono splendenti
Le case, portano
Navigli in mare
Il grano egizio:
Dolce è sognare,
Secondo ch’agita
Fervente in core
Votando calici
Il bevitore.
La Pace ai mortali ricchezze suol dare
E fiori di carmi di lingue mellite;
Si bruciano a’ Numi sovresso dell’are
Di pecore e buoi le cosce gradite,
Che il biondo divora del fuoco fervor.
E flauti e palestre sudate e banchetti
De’ giovani sono in pace i diletti,
Che loro sol scendono soavi nel cor.