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Pagina:Poesie greche.djvu/50

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II.


Non di Gige il ricco curomi,
     Nè men prese mai desio,
     Nè tampoco voglio l’opere
     Emular di qualche Dio,
     Nè m’è a core alta tirannide:
     Ciò dagli occhi lungi sta.



III.


Tu pure, o Apollo Re 1, disvela i rei:
     Falli perir, siccome usato sei.



IV.


Avviene che ristore
     In diverse maniere ognuno il core.



V.


Tutto affida agli Dei: dai mali spesso
     Levano l’uom nell’alta terra oppresso.
     Spesso ei fanno piegare al suol curvato
     Anche colui, che s’è bene avanzato.
     Molti e molti vi sono ed eran mali
     Per vital legge e fato dei mortali.



VI.


Animo mio, pieno d’acerbe cure,
     Or su risorgi ed allontana il duolo,


  1. Ad Apollo, cioè al sole, si attribuiva il potere di scoprire i rei. (V. Sofocle, Edipo Re).