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ELLADE.




POEMETTO.





I.


Se il cielo tuo rimiro, o Ellenia, bello
     Per divo Sole ed aure peregrine
     In verdi prati e floride colline,
     Più ch’altra terra te leggiadra appello.
Se i prodigi vegg’io del tuo scalpello,
     Che seppe al masso dar forme divine,
     Se templi veggio, tele, archi, rovine,
     Sclamo: — ben fosti a Numi e ad Arti ostello.
I fasti del tuo popolo guerriero
     Lodo, che fe’ già i Troici dolenti,
     E fe’ fuggire il Persico destriero.