Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico I.djvu/243

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Debit'è doloroso, tremendo!
     Ma gagliarda è la mente dell’uomo:
     S’è con Dio, da che mai sarà domo?
     36Patirà, ma con forza immortal.
          Ei con Dio? Chi di noi fia con esso?
     Tutti il siam, sebben consci di colpe;
     Se il piè nostro da lor retrocesso,
     40Oggi a vie di giustizia risal;

Se d’aïta siam prodighi a tutti,
     S’alto amore in nostr’alme ragiona,
     Se il nemico al nemico perdona,
     44Se discordia civil più non v’è;
          Se, coll’opre le preci alternando,
     Più null’uom d’esser pio si vergogna,
     Se sparisce lo scherno nefando
     48Che alla croce vil guerra già fe’!
   
Eleviam fra le lagrime i cuori,
     Sosteniamo gli scossi intelletti:
     Siam colpiti, ma non maladetti;
     52Man paterna è la man del Signor.
          Noi felici, ove questa procella
     Da colpevol letargo ci desti!
     Noi felici, ove gli animi impella
     56A bei fatti, a sublime fervor!