Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico I.djvu/256

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Più fermo or t’amerò, più non trarranno
     Lunge i miei passi da tua dolce via:
     33Fuor d’essa tutto vidi essere inganno.

Degna di te non è l’anima mia,
     Ma pensa ch’opra è pur del Benedetto
     36Che da te nacque, e che per me patìa.

Riconduci quest’alma al tuo Diletto,
     Digli che sempre in esso e in te sperava.
     39Digli che tu di confidar m’hai detto!

Digli che il danno mio t’addolorava,
     Digli che l’amor tuo salvo mi vuole,
     42Digli che a te dal Golgota ei mi dava!

Tai dalla madre udendo alte parole
     Arriderà, siccome ai sapïenti
     45Tuoi desiderii tutti arrider suole.

Se gli spiacquero in me cuore ed accenti,
     Cuore ed accenti mi darà novelli,
     48Sì che più caro a dritto io gli diventi.

Santificata l’arpa mia più belli,
     Più fervid’inni eleverà, dicendo
     51Come gli afflitti dal periglio svelli.