Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico I.djvu/34

Da Wikisource.

( 32 )

Ed in simile tempo io son vissuto!
     Famosi audaci avean deriso l’are,
     E affascinata dallo scherno astuto
     36Prendea quelli la turba a idolatrare;
     Bello parve ostentar disdegno arguto
     Verso chi preci a Cristo osasse alzare,
     E più d’un per viltà vituperava
     40Quell’Evangel ch’ei pur nel cor portava.
 
Io dentro al cor portava l’Evangelo,
     Nè bestemmie contr’esso unqua avventai;
     Ma perchè s’irrideano e preci e zelo,
     44Non curanza di Dio spesso mostrai,
     E agguagliato agli immemori del cielo,
     Plausi e piaceri e vanità anelai;
     E pur nell’alma ognor udia una voce,
     48Che dicea: «Dove vai? Riedi alla Croce!
 
» Riedi alla Croce! mi dicea; si sforza
     Calunnia indarno di tenerla a vile:
     La Croce sol gl’indegni fochi ammorza,
     52La Croce sol fa l’uom grande e gentile,
     La Croce sol dà all’intelletto forza
     Di diventare all’Uomo Iddio simile;
     Se ipocriti talor stanno a’ suoi piedi,
     56Non fuggirla perciò: gemine, e riedi!