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Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico II.djvu/225

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( 223 )


AROLDO E CLARA.





Sed si esurient inimicus tuus, ciba illum;
     si sitis, potum da illi.


(Ep. ad Rom. 12).




I.


Piangi, o la più gentil fra le convalli
Dello spumante Pellice, ove un giorno
Alle sale d’Aroldo i Saluzzesi
Cavalieri affluìano ad alte feste.
5Più non vedrai delle sue torri a sera
Uscir giulivo il cieco vecchio Aroldo,
Caramente appoggiando un braccio e l’altro
Sovra Ioffrido e Clara, ed il canuto
Ciglio volgendo con amor, ma indarno
10Ai dolci rai del tramontante sole.