Trar supplichevol senza indugio al truce
Fortunato invasor, che se talora
Immolar gode i miseri captivi,
Talor si placa a ricca d’oro offerta, 40Molto dovendo da sua iniqua sede
Oro il tiranno effonder sulle bande
Dell’alleato provenzal monarca.
Giunto al margin vicino ove al tragitto
Nel rigonfiato Pellice è apprestata 45La navicella, Aroldo porge il bacio
Del congedo alla figlia. Allora al collo
Gli s’avvinghia la pia. — Sola a mie stanze
Non riederò, buon genitor; pupilla
Esser della tua fronte a chi s’aspetta 50Se non a me? Forse pietà maggiore
Assalirà dello sdegnato sire
Il cor, s’umano ha cor, prona a’ suoi piedi
La veneranda tua canizie e gli anni
Giovenili di vergine scorgendo, 55Che colla vita del fratel la vita
Chiede del padre.
Vuole opporsi Aroldo,
Ma mentre in barca ei scende, ella d’un balzo
Già vel precede, e al consentir paterno
Fa cogli amplessi vïolenza, e l’onde