Pagina:Poesie italiane.djvu/13

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quadro, o d’un cammèo, come d’una orazione, o d’un’ode; e delle cose antiche parlava, come se negli antichi tempi vivuto fosse. Quanto alle scienze, le visitò tutte, ma con la matematica dimorò. Finalmente può dirsi, che fu in lui un certo senso dell’ottimo in ogni cosa, un’anima geometrica, e nel tempo stesso di finissima temperatura, onde l’amor del vero insieme e del bello, onde quel felice bisogno e invidiabile di unire alle più gravi le facoltà più gentili, di viver tra Newton, e Omero.

Se fu letterato raro per un sapere universale (nè già su i dizionarj, i compendj, i volgarizzamenti fondato) tal fu ancora pel