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in morte

del signor carlo micheli

al signor

giambattista mutinelli

*


Ahi, che pur troppo l’arco piega e ’l tende,
E saette fatali ognor discioglie
Da certa corda avida Morte, e coglie
4Colà pur sempre, ove ferire intende!

     Come, allor che a la capra il sol discende,
l’una appo l’altra cadono le foglie,
Così le nostre vite; e le raccoglie
8Chi a le lagrime altrui mai non si rende.

     Forse noi pure, Amico, il colpo crudo
Spignerà in breve ne l’eterno esiglio,
11Nè ci varrà contr’ esso usbergo o scudo.

     Tu da la tua virtù prendi consiglio;
Ch’io securo gli oppongo il petto ignudo,
14E sì l’attendo con immobil ciglio.