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XX

AL SONNO.

Ben sotto al carro i vigili
corsieri atri affatica
del regnator silenzio
la tenebrosa amica.

5Ben cielo e terra e oceano,

tutto è tranquillo e tace;
ma non però la tenera
fanciulla nostra ha pace.

Essa, d’Amor che l’agita
10ferita il lato manco,

stanca le piume incomode
col giovinetto fianco.

E giá del fosco Memnone
la sconsolata madre
15sorse tre volte a togliere

l’ombre agghiacciate ed adre;

e le pupille cernie
anco trovò tre volte
stanche e per veglia languide,
20ma a veglia ancor non tolte.

Deh! ai bruni luoghi ov’ abiti
se prece, o Sonno, arriva;
se ardesti mai, posandoti
sugli occhi a qualche diva;