Pagina:Polidori - Il Vampiro, Mattiuzzi, 1831.djvu/56

Da Wikisource.
52

chè così sformasse ed oltraggiasse l’immagine del suo futuro cognato, ei la guardò come se non avesse inteso le sue parole, quindi afferrandole la mano, e guatandola con feroce cipiglio, le comandava giurasse di non acconsentire mai d’essere moglie di quel mostro, perchè... ma non potè proseguire, parendogli udire una voce tremenda che gl’intimava di ricordarsi del suo giuramento. Si volse subitaneamente, temendo di scorgersi appresso Lord Rutwen, ma non vide alcuno. Frattanto i tutori ed il medico ch’erano stati testimonj di questa luttuosissima scena, pensando che Aubrey fosse assalito da un nuovo accesso di delirio, entrarono, lo separarono a forza dalla sorella, ed esortarono questa ad uscire tosto dalla stanza. Appena ch’ella si fu allontanata Aubrey si prostrò innanzi agli astanti, e li pregò e scongiurò a dilazionare d’un solo giorno gli sponsali; ma le sue preci furono attribuite alla demenza, da cui lo giudicavano invaso: cercarono di tranquillarlo, quindi si ritirarono.

Lord Rutwen avea chiesto di visitare Aubrey nel mattino dopo la notte in cui si tenne l’ultimo circolo alla corte, ma fu negato l’adito ad esso e ad ogni altra