Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/102

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L V111 STORIA. astronomia nella loro città Andatone del Nero Genovese, che commandarono il Boccaccio e il Landino («). Perciò si mantenne in fama per quegli studi Firenze, e nel secolo XV. vi fiorì un uomo insigne detto Paolo Toscanelli , che non solo si applicò all’ astronmia, ma alla me- (a) Ximenes Gnomon. Fior. p. lviii. e seg. copia di navilj di quelle parte, che sono grandissimi, e di 40 mila à e 5o mila cantari di porto , e quali chiamano giunchi, e hanno li alberi delle navi grandissimi, e in ogni albero tre , o quattro cabin . Le vele sono di giunchi, non sono fabbricate con ferro , salvo che sono intrecciate con corde . Pare che quello mare non sia tempestoso . Tengono bombarde , ma non sono e’navilj velieri, ne si mettono molto in mare , perché di continoyo navicano a vista di terra . Accadde che questa frotta di Portogallo, per fare piacere a petizione del Ile di Caligut, prese una nave eh’ era carica d’ alifanti , e di riso , e di più di 3oo uomini ; ella prese una caro- velia di 70 tonelli. E un altra volta misono in fondo dodici navi . Di poi vennono a una Isola detta Arenbuche , e Maluche , e molte altre Isole del mare Indico, di che sono di quelle che conta Tolomeo , che stanno intorno all’Isola Taprobana , e tutte sono ricche . » La detta armata se ne tornò in Portogallo, e alla volta ch’erano restate otto navi se ne perdè una carica di molte ricchezze , che dicono che valeva centomila ducati, e le cinque per temporali si perdenno . Della capitana , del quale oggi n’è capitata una qui {sic ),come di sopra dico; credo che l’altre verranno a salvamento . Cosi a Dio piaccia . » Quello che le dette nave portano è’I seguente . » Vengono carice d’infinita cannella, gengiavo verde e secco, e molto pepe, e garofani , noci moscadi , mace , muschio, aigalia , istorac, bongiui , porcellane, càsia , mastica , incenso , mirra , sandali rossi e bianchi , legno aloe , canfora , ambra, canne, molta lacca, mumia , onti e tuzia , oppio, aioepatico, folio indico , e molte altre drogherie, che sarebbe cosa lunga al contalle . Di gioie non so el resto , salvo che vidi dimoiti diamanti , e rubini, e perle, fra’ quali viddi uno rubino d’un pezzo , rotolo di bellissimo colore , che pesava sette carati e mezzo . Non mi vo più rallargare perchè el navilio . .. non mi lascia scrivere . Di Portogallo intenderete le nuove . In concrusione el Re di Portogallo, tiene nelle mani uno grandissimo traffico, e gran ricchezza. Iddio la prosperi. Credo che le spezierie verranno di queste parti in Alessandria , e in Italia , secondo la qualità e pregj . Cosi va el mondo . » Credete , Lorenzo, che quello che io ho scritto infino a qui è la verità. E se non si risconteranno le provincie , e regni , e nomi di città , e d’isole colli scrittori antichi, è segno ben che sono rimutati, come veggiamo nella nostra Europa , che per maraviglia si sente uno nome antico. E per maggiore chiarezza della verità si trovò presente Gherardo Verdi , fratello di Simon Verdi di Cadisi , el qual* viene in mia compagnia , e a voi si raccomanda .