Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/101

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del milione lvii

morò il Boccaccio. Asserisce il Certaldese che era celebre in Parigi , in Ispagna , in Brettagna e perfino in Affrica (/i) . Ad esso si debbe una più esatta calcolazione del moto delle fisse . E tanta cura posero i Fiorentini per mantenere in fiore quelli studi, che chiamarono a professare (o) Gcneal. Deor. Lib. xv. c. vi. » Dalla bocca del mire Persico si navica a una città , che si dice Za. buie ( forse Dubule ) ; di Zabule a Goosa ( Goa ) , e da Goosa a Zedeu- ba , e di poi a Nui , dipoi a Bacanut, ( forse Bareelor), dipoi a Salut ; dipoi a Mangalut, ( Mangilur ), dipoi aBatecala , dipoi a Calnut , poi a Dremepetam , dj poi a Fandorana , dipoi a Catat, dipoi a Caligut. Questa Città è nulto grande , e fu l’armata de’ Portogallesi a riposare in essa. Dipoi di Caligut a Belfur, dipoi a Stailat , dipoi a Remond , dipoi a Paravrangari , dipoi a Tanui ( Tanor ), dipoi a Propornat , dipoi a Ouninam , di poi a Lonam , dipoi a Belingut, dipoi a Palur , dipoi a Gloncoloi , dipoi a Cochin , dipoi a Caincolon ( forse Culan ) dipoi a Cuin^ dipoi a Coroncaram , dipoi a Stomondel, dipoi a N agaitan , dipoi a Delmatan , di poi a Carcpatan , dipoi a Conimat . Iniino a qui hanno navigato le frotte di Portogallo, che benché non si conti della longitudine, e latitudine della detta navigazione, eh’è fare cosa impossibile, a chi non tiene molta prati a delle marinerie che la possa dare ad intendere. E io tengo speranza in questa mia navigazione rivedere, e correre gran parte del sopraddetto, e discoprire molto più, e alla mia tornata darò di tutto buona e vera relazione. Lo Spirito Santo vada con meco. Questo Guasparre, che mi contò le soprndette cose,e molti Cristiani le consentirono ,perchè furono in alcuna d’esse, mi disse di poi el seguente: disse ch’era stato dentro in terra dell’India in uno regno che si chiama e’ regno, de’ Perlicat, el quale è uno grandissimo regno, e ricco d'oro ,e di perlè , e di gioie, e di pietre preziose, e coniò essere stato dentro in terra a Mailepur , e a Gapatan , e a Melata , e a Tanaser, (Taiescrim), e a Pego, e a Starnai, e a Bencola ,e a Olezen , e a Marchin. E questo Marchin dice sta presso di rio gran le , detto Enparlicat . E questo Gnparlicat è città dove è il corpo di Santo Marco Apostolo , e vi sono molti Cristiani . E mi disse essere stato io m )lte Isole , e massime in una che si dice Ziban ( forse Seilan ) , che dice che volge 5oo leghe , e che ’l mare aveva consumato d’essa , el rio , altre 400 leghe . Diss^mi , eh’era ricchissima isola di pietre preziose, e di perle, e di spezieric d’ogni genere, e di drogherie , e altre ricchezze, come sono alifanti , e gran cavalleria; di modo che istimo che questa sia l’Isola Taprobana , secondo che lui me la affigura . E più mi disse , che mai senti mentovare Taprobana in tale parte, che come sapete e’ sta tutta in fronte di rio suddetto . » Item mi disse, ch’era stato in una altra Isola che si dice Stamatara( forse Sumatra), la quale è di tanta grandezza» come Ziban, e Bencomarcano, insieme è tanto ricca come lei j sicché non essendo Ziban l* Isola Taprobana sarà Scamatarra . Di queste due isole vengono in Persia e in Arabia infinitissime navi cariche d’ogni genere spezierie, e drogherie, e gioie preziose. E dicono, che hanno visto gran Si or. ilei Mi li on. V. /. li