Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/100

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lvi storia

commerciali1. L’Astrologìa impostura antichissima, brancollando fra le tenebre mantenne in grido l’Astronomia. Meritò somma fama in Firenze per gli studj Astronomici Guido Bonatti, e più famoso ancora fu Paolo de'Dagomari detto il Geometra, che con somma lode ramme-

  1.  Elog. degl’Illustri Pisani t. i. p. 176.
    Camarcam, e Ansuva; di poi è uno altro porto che si dice Odeinda (Odeida), e da Odeinda a Lamoia, (Lahoia), e da Lamoia a Guda (Gudda ). Questo purto di Guda è giunto con il Monto Sinai, che come saprete è in Arabia Diserta, dove dicono eh’è iscala di tutti e’ navili che vengono da India , e da Mecca. E in questo porto dicono che discaricano tutte le spezzerie, e drogherie, e gioie; e tutto quello che pongono qui, di poi vengono le carovane de’ cammelli dal Cairo, e d’ Alessandria, e le conducono lì , che dicono che vanno ottanta leghe pel deserto d’Arabia. E dicono che in questo Mare Rosso, non navigano se non dì di per causa di molti scoglj, e secche che vi sono. E molte altre cose mi furono conte di questo mare, che per non essere prolisso si lasciano.
     » Ora dirò la costa del Mare Rosso dalla parte dell’ Affrica. Alla bocca dello stretto d’esso mare sta Zoiche (Zeile), ch’è signore d’essa uno Moro, che si chiama Agidarcabi, e dice che sta tre giornate appresso al porto di Guda, tiene molto oro, molti al fanti e infinito mantenimento.  » Da Zoiche ad Arbazui (forse Asab). Di questi duo porti d’ Arboiam e Zala n'è signore el Presto Giovanni, e ivi dirimpetto è un porto che si nomina Tui, e quale è del gran Soldano di Babilonia. Dipoi da Tui a Ardem, e da Ardem a Zeon. Questo è quanto io ho potuto avere del Mare Rosso; riferiscomi a chi maglio lo sa. Restami ora a dire quello che io intesi della costa della Mecca, ch’e dentro del Mare Persico, che si è el seguente.
     » Partonsi dalla Mecca, e vanno per costa del mare fino a una città che Si domanda Orinuz, el quale è un porto nella bocca del Mare Persico. E di poi da Ormusa a Tus (forse Kis) e di Tus a Tunas, dipoi a Capan, dipoi a Lechor, dipoi a Dua, dipoi a Torsis, dipoi a Pares, dipoi a Stucara, dipoi a Ratar. Tutti questi porti che sono molto populati stanno dentro dalla costa del Mare Persico. Credo che saranno molti più alla mente mia, che alla verità mi riferisco, che questi mi contò uno uomo degno di fede, che si chiamava Guaspare, che avea corso dal Cairo fino a una provincia che si domanda Molecca, (forse Malacca) la quale sta situata alla costa lei mare Indico. Credo che sia la provincia che Tolomeo la chiama Gedrosica. Questo Mare Persico, dicono che è molto ricco, ma tutto non s'ha a credere, per ciò lo lascio nella penna a chi meglio ne porgerà la verità.
     » Ora mi resta a dire della costa, che va dallo stretto del Mare Persico verso el Mare Indico, secondo che mi raccontonno, molti che funno nella detta armata; e massime il detto Guasparre, el quale sapeva dimolte lingue, e il nome li molte provincie e città. Come dico è uomo molto altentico, perehè ha fatto due fiate el viaggio di Portogallo al Mare Indico.