Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/99

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DEL MILIONE LV LX.VII. Renderono i Toscani servigj segnalatissimi alle scienze , alle quali attesero di buon’ora. Sino dal 1202. il Fibonacci pare che rendesse comune all'Italia, l’uso già noto delle cifre Arabe, dette da esso figure Indiane, che tanto agevolarono le calcolazioni scientifiche e verso levante , e navigorono pel vento dello scilocco , pigliando la quarta di levante . E quando furono larghi dalla detta lerra., ebbono tanto tormento di mare col vento a libeccio, e tanto fortunoso , che mandò sotto Sopra cinque delle loro navi , e le sommerse nel mare con tutta la gente . Iddio abbia auto misericordia dell’anime loro . E le otto altre nave , dicono che corsono ad albero secco , cioè sanza vela quarantotto ai , e quarantotto notte con grandissimo tormento . E tanto corsono, rhe si trovorono colla loro navigazione sopra a vento dal Cavo di Buona Speranza, che sta figuiato nella costa d’Etiopia, e sta fuora del Tropico di Capricorno dieci gradi alla parte del meridiano, dico che ista dall’ altezza della linea equinoziale verso el mezzodi trentatre gradi. Diche fatta la proporzione del parallelo truovono che’1 detto Cavo, tiene di longitudine dall’ Ckcide nte abitato sessantadue gradi, poco più , o meno, che possiamo dire che stia nel mer idiano d’Alessandria . E di qui navigorono di poi verso el settentrione, alla quarta del greco, navigando di continuo a lungo della costa , la quale secondo me è ’1 prencipio d’ Asia, e provincia d’Arabia Felice , e di terre del Presto Giovanni, perche quivi ebbono nuove del ftilo, che restava loro verso l’Occidente, che sapete eh’elli parte P Affrica, dall’ Asia . E in qutsfa costa vi sono infinita popolazione , e città , e in alcune ferono scala,e la prima fu Zafale, la quale dicono essere città di tanta grandezza come è’I Cairo , e tiene mina d’oro ; e dicono che pagano di tributo allo re loro dugento migliaia di miccicalli d’oro l’anno , che ogni miccicalle vale una castel lana d’ oro , o circa . E di qui partirono e venono a Mezibinco , dove uice, è molto alue , e infinita lacca, e molta drapperia di seta. Ed è di tanta popolazione come el Cairo, e di Mezibinco furono a Chiloa, e a Mabaza,( Monbaza ) e da Maba- za a Dimodaza, e a Melinde . Dipoi a Mogodasco ( Magadasso ), e a Camperuia, e a Zondach ; dipoi a Ainaab » dipoi Adabul ( forse Rasbel ) e Albarcon . Tutte queste ciltà sono nella costa del mare Oceano . e vanno Sno allo stretto del Mare Rosso . El quale maro ave.e da sapere che non é rosso , ed è come questo nostro , ma tiene solo il nome di rosso . E tutte queste città sono ricchissime d’oro, e di gioie, e drapperie, e spezzerie, fi drogherie, e di.suo proprio nascimento,ch’elle sono tratte colle carrette dalla parte d India , come intenderete , che sarebbe cosa lunga a ripricalla . » Da Albarcone, traverso lo Stretto del Mare Rosso e’vanno alla Moca, la dove fu una nave della detta frotta , che in questo punto è arrivata qui a questo cavo , c infino a qui è scritto la costa d’Arabia Felice • Ora vi dirò la costa del Mare Rosso verso 1 India,, cioè dentro allo Stretto d’esso mare . » Alla bocca dello stretto sta un porto nel Mare Rosso,che si chiama IIadcn,con una gran città . Più innanzi verso el settentrione sta uno altro porto, che si chiama