Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/18

Da Wikisource.

A autorità smentito . Tempi non furono mai, che offrissero al par dell’Asia per inopinate e maravigliose vicende,cagioni a più profonde meditazioni. Recente era la distruzione della rea e inaudita tirannide degli Assassini dell’Al Gebal, e del sacerdozio, e dell’imperio fondato da Maometto; e ciò per opera d’un popolo barbaro , oscuro , nudl'ito in erma sconosciuta regione . Mentre tanto percossa era la legge di Maometto, vili schiavi, usurpatasi la signoria dell’Egitto, minacciavano d’estermiilio gli avanzi delle corrotte colonie cristiane della Palestina e della Siria . Dalle rive dell’ Eufrate, fino all’estremità dell’Oriente, tutto pendeva dalla volontà del Gran Gan, e dalle sponde dell’ Ouon , della Tuia, dell’Hoang-ho, par- tivansi gli ordini tremendi, in virtù de’ quali erano tinte di sangue , le acque del Volga , del Danubio, della Vistola , della Morava ; nè eravi altro indizio di decadenza di tanto potere, che le inimicizie, e le guerre che incominciavano a suscitarsi fra’ Gengiscanidi. XIL Mangu cui era succeduto Cublai suo fratello, accrebbe molto l’imperio all’occidente della Cina . I suoi capitani assalirono il Tibet, e distruggendo terre è borgate , gl’infelici abitanti uccidendo, parvero ambire a signoreggiar solitudini.E della sorte lacrimevol dei vinti, potè il nostro viaggiatore con gli occhi propri giudicare ( t.n.lib. u.cap.j7.). Imperando Mangu, i Mogolli domarono anche il Yunnan , recarono la guerra nel Gannan, o Tunkino, e lo assoggettarono a tributo : ma l’ardore di Mangu era di consumare la distruzione dei Song . Ei stesso si mosse contro l’Imperio Meridionale , ma la città di Ho-tclieu oppose insuperabile resistenza . La lunghezza dell’assedio suscitò negli alloggiamenti Mogolli micidiale contagio , che fece accorto anche il potente Mangu di sua mortale condizione . Perchè respirasse aria più pura fu trasportato sulla montagna diTiao-ya, ina ivi di cinquantadue anni d’età, dopo otto di regno, cessò di vivere ( Hist. des Mong.p. 553. e seg.). XIII. Cublai, ambizioso quanto il fratello , lo vinse nell’arte di recar le cose al suo intendimento: in ciò solo dalla grandezza abbagliato, di rivolgere ogni sua cura alle cose terrene, e di nulla curare le celestiali ed eterne. Perciò indifferente per ogni culto, Cristiani, Saraci ni, Tartari, Cinesi , Turchi ai suoi servigi chiamò; ed ebbe 1’ attedi farsene utili e zelanti cooperatori , d’ affezzionarseli , largo conceditor d’onoranze , di ricchezze , di lodi qual’ esso era , ma in un severo all’ uopo , ed abile a destar ne’pravi salutare timore. All’arrivo dei Poli, già da più anni ardeva fierissima guerra fra’Mogolli, e i Cinesi, interrotta soltanto da alcune tregue. Ultimamente onesta occasione ebbe di rinnuovarla Cublai, per essere stati assassinati due suoi ambasciatori, che aveva spediti a Hang-tcheu, città detta dal Polo Quinsai, e residenza allora dei Song •