Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/207

Da Wikisource.

DEL MILIONE CLXIII me navigazioni è incerta , perchè probabilmente a bello studio quei cauti repubblicani le tennero occulte, ma ne conservarono alcune memorie nel loro Archivio Segreto . Credo tuttavolta non male avvisarmi assegnando le prime navigazioni dei Liguri lungo la costa affricana, ai primi anni del secolo decimo terzo. Ciò lo deduco da alcuni documenti, che il Sig. Graberg trasse dal libro dell’Archivio Segreto, superiormente citato, fra’ quali evvi una breve relazione d una arditissima navigazion Genovese;e fu dono prezioso ch’ei fece alle lettere, sebbene lasci vivo desiderio di vederla apparire più corretta. Quella memoria costruisce che nel 1281. partirono da Genova due galere capitanate da Vadino, e Guido Vivaldi, col disegno navigando attorno all’Affrica di giungere all Indie: le due navi molto s’inoltrarono,ma giunte nel mare di Ghinoia una di esse s’arrenò? ne potè proseguire il suo corso : 1 altra continuò le sue navigazioni e tanto s’inoltrò,che giunse a città d’Etiopia detta Menam: ivi i naviganti furono catturati e rinchiusi dai natii che erano Cristiani Etiopici, sudditi del Prete Gianni: una lacuna della memoria lascia all’ose uro sulla particolarità,che uno di essi si fuggì, e recò in patria la relazione di quella memorabilissima impresa (9) . Quantunque sia malagevole riconoscere i luoghi rammentati in questo prezioso documento,il sapere che gli arditi Liguri furono catturati da Cristiani Etiopici, sudditi del Prete Gianni, cioè dell Imperador d Abissinia , dichiara che essi compierono presso che il giro dell’Affrica, fino in vicinanza del Capo di Guardafili: nella memoria è rammentato il Mare ili Gliinoia non come mare ignoto, ma cognitissimo . E dee desumersi dal fatto narrato , che i Genovesi già (9) « Anno 1281. recesserunt de civitate lanuae duae galene , patronisat;re « per D. Vadinum, et Guidum de Vivaldis fratres, volerti es ire in Levante ad parti tes Indiarum : quae duae galene multimi navigaverunt, sed quando fuerunt « dictae duae galeae in hoc mari de Ghinoia, una earum se repperit in Jundo sicco « per rnoduni, quod non jìoterat ire , nec ante navigare : al ia vero navigavit et « transivit per istmi mare usque dunt venirci ad civitatem unam Ethiopiae,nomine « Mcnam ; capti fuerunt et detempli ab illis de dieta ci vitate, qui sunt Christiani « de Etiopia, subrnissi Presbiter Io anni ut supra. Civitas ipsa est ad Marmata

  • prope flumen Sion. Praedicti fuerunt taliter detempti, quod ne mo illorum a

a pxrlibus illis unquam redidit, qui praedicta narraverat « E evidente dal contrito, clic dopo le parole: nerno illorum, manca, praeter unum , come lo dichiara ciò che »egue, e il riflesso che se niuno fosse tornato, non poteva dell’accaduto giungere notizia alla patria. Il Graberg ( 1. c. p. 291. ) avverte la difficoltà di riconoscere i luoghi rammentati . Parla però d’un’ isola di Menne rammentata da Tolomeo sotto il Capo di Guardafili. Marma ove pare che sia indicato che risiedesse il Prete Gianni potrebbe essere la provincia di Marora dell’Abissinia . CLXIV STORIA