Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/21

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DI MARCO POLO xvil XXIII. Deve destarsi vaghezza di sapere se i Poli compiessero le ambasciate,di cui avevali incaricati Cublai Can. ^Niun sentore rimane che si recassero ai principi Cristiani, ma in dubbio non può ìichia- marsi, che fossero dal Papa, gelosi di compiere l’incarico onorato, e zelanti come essi erano del propagamento della Legge Evangelica. Essi nel recarsi alCatajo furono apportatori al Gran Can di presenti di blandissima valuta per parte di Gregorio X. ( t. n. Proem. p. 13. ) ; è da credere che non men splendido e cortese col l*apa losse il signoi dell Asia. Che Cublai inviasse ad esso donativi il sappiamo dal Polo, che parla d’ una tela d’amianto per gran presente, nella quale fu riposto il Santo Sudario. Ma chi in quell’ età potè recarla a Roma dal Catajo , se non i Veneti viaggiatori 5 come avrebbe saputo Marco 1 uso clic ne iu latto, se 11011 era il latore del presente,se a Roma ei stesso non 1 avesse iccato? ( t. 11. p. 40. Cocl. Parig. I. p. 58. ) È da presumere inoltre che come cosa passata per le sue mani, il Polo prendesse occasione di ragionarne ( 1). XXIV. Era il viaggiatore già in età matura,e nulla aveva fatto per la patria. Ma ebbe agio di operare a suo prò per alcune vicende avvenute poco tempo dopo il suo ritorno, e dicharò che se fu intrepido viaggiatore, abile trattatore d’affari in terra straniera, fu all'uopo, anche magnanimo,e generoso cittadino. Leggesi nelle storie contemporanee, che giunse nuova al Senato di Venezia, che Lampa Doria con settanta galere Genovesi era nelle acque di Curzola , e tosto la signorìa fece armare novanta galere per andare incontro al nemico , una delle quali capitanò l’animoso Marco ( Ramus. I. c.) . Duce dei Veneti era Andrea Dandolo detto il Calvo, uomo di gran sapienza e virtude. Ei andò in traccia del nemico, e giuntone alla presenza, secondo lo Storico Dandolo , i Genovesi da terrore occupati,con umiltà offersero pace; perciò montati i Viniziani in superbia, la ricusarono, e il dì di nostra Donna di Settembre dierono battaglia. Al primo scontro, dieci galere Genovesi furono predate, o sommerse, perciò maggiormente insolentendo i Viniziani , avidi di preda, senza ordine spingendosi innanzi, colti da impetuoso vento, fu- (2) Nel Testo Parigino leggesi: » et por coi ( cioè per essere quella tela incorri, bustibile )» leSen Suder de nostre Seigneur Jesucrist hi fu mis dedans ». Non spiego , come il volgarizzatore che pubblichiamo trashuasse, che il Gran Can mandò la tela per esservi riposto il Santo Sudario, mentre per esserne nota la proprietà il Papa ve la fece riporre. E chi potè di questi particolari istruire il Papa, se non ii Polo. E se non l’avesse recata ei stesso, non avrebbe saputo l’uso che ne fu fatto. Può dedursi anche la legazione dei Poli al Papa dalla creazione deU'ArcivescovadoCambalicen- ... I 6e, di poco posteriore al loi o ritorno ( Slor. del Milione cap. xlvi.) . Marc. Poi. T. I. 3