Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/254

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34 castella e cittadi assai, e sono nobile gente ; e la migliore città è Cotam , donde si chiama tutta la provincia. Quivi hae bambagia assai, vino, giardini, e tutte cose. Vivono di mercatanzie e darti, non sono da arme. Or ci partiamo di qui, e andiamo a un’ altra provincia c’ha nome Peym (i). 41. DI PEYM. Peym è una piccola provincia, dura cinque giornate, tra levante e greco, e sono al Gran Cane, e adorano Malcometto. Havvi castella e cittadi assai, ma la più nobile è Peym (2). Egli hanno abondaoza di tutte cose, e vivono di mercatanzia, e d’arti; ed hanno colai costume, che quando alcun uomo che ha moglie si parte di sua terra per istare venti dì, com’egli è partito, la moglie puote prendere altro marito per 1’ usanza che v’ è. E l’uomo ove va puote prendere altra moglie. Altresì sappiate, che tutte queste pro- vincie, che io v’ ho contate da Casciar (3) infìno a qui, sono della Gran Turchia . Or lasciamo qui, e conterovi d’ una provincia chiamata Ciarda. 42. di ci arci A (4) . Ciarcia è una provincia della Grande Turchia tra greco e levante , e adorano Malcometto, e havvi castella e cittadi assai, e la mastra città è Ciarcia,e v’ha fiume che mena diaspido e calcido- nio (a), e portanlo a vendere a Ucara (5) , e hannoue assai e buoni.

(1) Pejn ( Cod. Ricc. ) (2) Havvi un fiume , nel quale si truova pietre preziose assai, appellate diaspri, e calcedonj ( C. Magi. II. ) „ magni valoris, qui a nego- ciatoribus deferuntur ad Provinciam Cathay ( Cod. Ricc. ) (5) Cascar ( C. Pucc. ) (4) Ciarciam ( Cod. Ricc. ) Circiam ( Cod. Pucc. ) Carchan ( C. Magi.II. ) (5) Al Cattajo ( C. Magi. II. ) a Duchara ( C. Magi. III. ) più rettamente il Pesto Raniu- siano Ouchac . (<?) Diaspido e Calcedonio . Qui vertasi usata la voce diaspido per diaspro. Di questi celebri diaspri,o giade parlano molti f e ne esistono dei lavorati, e greggi nei più famosi Musei . Havveue di due sorti: di cava, e rotolati dal fiume, è 1' ultima è la più stimata . Lord Macar- teney ebbe in dono delle giade scolpite che somigliavano a agate o a serpentino verde ( Ùarrovv \oy. a la Chiù. t. i. p. 331. ) Leggesi una lunga nota sulla formazione di tali diaspri nei viaggi di Pal- las ( t. ii. p. 55. e seg. ) . Pare che tutte le catene dei monti «li quella parte centrale dell’Asia abbi.mo tali diaspri, e che se ne trovino nei letti di tutti i fiumi . Il nostro ne fa menzione anche a Ciarcian. Secondo il Sig. Hager ( Ricerch. sopra una pietra prezios. del Vest. d’ Aaron Mil. j8i4- £ ) questa pietra è il Jcscep