Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/279

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urnice. ¿9 alla guardia di questi uccelli fa stare piti uoruem, e hawenne tanta abondanza che ciò ee maraviglia ; e quando il Gran Cane viene in quella contrada hae di questi uccelli grande abondanza. Di qui ci partiamo , e andremo tre giornate tra tramontana e greco . 61 . DELLA CITTA’ DI GIANDU (i). Quando l’uomo è partito di questa cittade cavalca ire giornate £2) , e si trova una cittade eh’ è chiamata Giandu , la quale fece fare lo Gran Cane , che oggi regna, Coblay Cane : e hae fatto fare in questa città un palagio di marmo, e d’altre ricche pietre; le sale e le camere sono tutte dorate , ed ee molto bellissimo («) maravigliosamente; e attorno a questo palagio è un muro eh’ è grande quindici miglia, e quivi hae fiumi e fontane e prati assai, e quivi tiene il Gran Cane di molte fatte bestie, cioè , cervi, dani e cavriuoli per dare mangiare a girfalchi e a’ falconi che tiene in muda (¿) ; in quello luogo egli v’ha bene dugento girfalchi, egli medesimo vuole andare bene una volta la settimana, e le più volte, (piando il Gran Cane va per questo prato murato, porta un leopardo in sulla groppa del cavallo, e quando vuole fare pigliare alcuna di queste bestie , Liscia andare lo leopardo, e lo leopardo la piglia, e egli la fa dare a’ suoi girfalchi, che tiene in muda, e questo fa per suo diletto. Sappiate che 1 Gran Cane ha fatto fare in mezzo di questo prato un palagio di canne, ma è tutto dentro inorato (r) , ed ee lavorato mollo sottilmente a bestie e a uccelli inorati , la copertura è di canne (r/) verni- (1) Ciandn ( Cod. Ricc. ) Ciandai ( C.Magl. //. ) (a) Ad aquilonem ( C.Ricc. ) (a) Il dare accrescimento ai superlativi fu uso dei nostri antichi scrittori Toscani , che ne trassero esempio dai Greci e dai Latini ( Hed. Ann. al Ditiramb. p. 220. ) . Giovanni Villani nel parlare della terra di Margotto disse che era inolili fortissima ( Lib. VII. cap. 100. ) (A Muda è luogo chiuso dove si tegnono gli uccelli a mudare ( si sottintende le penne ). (Da liuti commento di Dante Inf 35. ). (c) Inorato per indorato : la Crusca ne cita esempj tratti dal liuti e dal Bcinlxi . (d) L di canne. La canna, di cui qui si ragiona è la pianta arundinca delta Cambusa, ed anche( Bambù , o Mambu descritta da molti . È indigena della Cina e delfini ia , e ivi utilissima . Riesce bene nelle terre leggere, lungo le acque correnti , e in diciotto mesi è di piena crescenza , cioè si solleva circa dieci bracci d’altezza . Il fusto che è la parte utile della pianta e nodoso e diviso a bocciuoli,ne quali sta serrata una sostanza acquosa che diviene poscia lattiginosa , che indi si condensa e diviene dura e chiamasi 1abaxir , la quale analizzala dai Chmiii i è stala riconosciuta essere una terra silicea . Il fusto si ri- striglie di diametro a misura che cresce