Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/296

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molto grande (a),che snona la sera tre volte,che ninno non ptiote poi andare per la terra sanza grande bisogno, odi femmina ohe partorisse, o per alcuno infermo (i). Sappiate che ciascuna porta guarda mille uomeni, e non crediate che vi si guardi per paura d’altra gente, ma fassi per riverenza del Signore, che la entro dimora, e perchè gli ladroni non facciano male per la terra. Ora v’ ho contato di sopra della città; or vi voglio contare com’egli tiene cortee ragione, e di suoi gran fatti; cioè, del Signore . Or sappiate che 1 Gran Cane si fa guardare da dodicimila uomeni a cavallo, e chiamansi questi Tau, cioè a dire cavalieri fedeli del Signore, e questo non fae per paura ; e tra questi dodicimila cavalieri, hae quattro capitani, sicché ciascuno n’hae tremila sotto di se , de’quali ne stanno sempre nel palagio 1' una capitanerìa (c) , che sono tremila,e guardano tre dì e tre notti ,e mangiativi , e dormonvi. Di capo degli tre dì questi se ne vanno ,e gli altri vi vengono, e così fanno tutto Fauno . E quando il Gran Cane vuole fare una grande corte,le tavole istanno in questo modo. La tavola del Gran Cane è alta più che l’altre, e siede verso tramontana, e volge il volto verso mezzodie. La sua prima moglie siede lungo lui dal lato manco; e dal lato ritto, più basso un poco, seggono gli figliuoli,e gli nepoti,e suoi parenti che sieno dello imperiale lignaggio , sicché il loro capo viene agli piedi del Signore . E poscia seggono gli altri Baroni più a basso,e così va delle femmine , che le figliuole del Gran Cane signore, e le ni potè, e le parenti seggono più basso della sinistra parte, e ancora più basso di loro le moglie di tutti gli altri baroni, e ciascuno sae il seo luogo, ov’egli dee sedere per F ordinamento del Gran Cane . Le tavole sono poste (i) Oportet autem omnes^de noctc per civitatem cuntesjumcn de/erre ( Cod.Ricc.) (a) Intorno alla Campana grossa di nel testo che pubblichiamo, l'orma parte Pekino, che pesa cento-venti-mila libbre del cap. CLXXVIII. Si ravvisa che ritoc- leggasi Magaillanes (p. i5o. ) eando il Polo il manoscritto piùordinata- (b) Manca un intero capitolo, che leg- mente , ne aggiunse il contenuto a questo gesi nel Testo Riccardiano, nel quale luogo. tratta dei Sobborghi, e della gran mer- (c) Capitaneria. voce usata da Gio- catura della Città di Cambalu che ha la vanni Villani, per significare il gOTerna- seguente rubrica. „ De suburbiis et mer- mento d’eserciti, e da Guido Giudi«« 1« „ cacionibus max.imis civitatis Cambalu. fanterie- Ma in questo luogo significa la Ed incomincia. ,, Extra civitatem Cam- Coorte o Legione eh’è sotto il tomanJ« „ balu sunt suburhia ec.. „ Detto capo d’ un capitano . • 7