Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/324

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re e 11011 fiume (a) . E dentro della città in su questo fiume è un ponte tuttodì pietre, ed ee lungo bene un mezzo miglio, e largo otto passi : e su per quello ponte ( i ) ha colonne di marmo, che sostengono la copritura del ponte (2); e sappiate ch’e gli è coperto di bella copritura, e tutto dipinto di belle istorie (¿), e havvi suso più magioni , ove si tiene molta mercatanzia e lavisi arti, ma sì vi dico che quelle case sono di legno , che la sera si disfanno e la mattina si rifanno . E quivi è lo camarlingo del Gran Sire , che riceve lo diritto delia mercatanzia, che si vende in su quel ponte , e sì vi dico che il diritto di quel ponte vale l’anno bene mille bisanti di oro (3). La gente è tutta ad idoli (c) . Di questa città si parte 1’ uomo e cavalca bene per piano e per valli cinque giornate, trovando città e castella assai. L’ uomeni vivono del frutto della terra , e v’ha bestie salva- delie assai, come si è lioni e orsi e altre bestie ; quivi si fa bel zendado e drappi dorati assai, egli sono di Sindu (cf) . Quando l’uomo è ito queste cinque giornate eh’ iov’ ho contate, 1’ uomo truova una provincia molto guasta che ha nome Tebet ; e noi ne diremo di sotto. g”. DELLA PROVINCIA DI TEUET. AI ìresso le cinque giornate che io v’ho detto truova l’uomo una provincia che guastoe Mogut Cane (4) per guerra , e v’ ha molte ville e castella tutte guaste (5) . Quivi hae canne grosse bene quattro ¡spanne (6) , lunghe bene quindici passi, e hae dall’uno nodo all’altro bene tre palmi. E sì vi dico che gli mercatanti, e gli viandanti prendonodi quelle canne la notte e fannole ardere nel fuoco; perchè fanno si grande iscoppiata (e) (j) che tutti gli leoni e orsi (1) E su per lo ponte dalle sponde ( Cod. Pucc. ) (2) La copritura del corpo del ponte ( Cod. Pucc. ) (5) Più rettamente il Riccardiano „ Diebus singulis , ut ,, ter tur ad valoreni mille bis antium aureorum „ Sarebbe piccola rendita per un intera annata e non da notarsi . (4) Mongut ( Cod. Pucc. ) (5) ,, Protenditur uu~ » Ieri) in longum , Provincia , per dictas vigiliti , et quia sic in solitudinem est re- » dacta , oportet ut per vigiliti dictas, viatores ornnes victualia secum Jcrani » ( Cod. liicc. ) (6) Sei ( Cod. lhicc. ) (7) Scoppiore e romore ( ibid. ). (a) Di questa gran larghezza dee intendersi di lungi dalla città e più verso il mare . (¿>) Da ciò si ravvisa che la copritura del ponte era di lrgno, e questa dipinta. (c) Essere tutta ad idoli per essere tutta idolatra . (d) Egli sono di S indù , cioè fabbri- cansi in detto luogo . (e) Iscoppiata , per ¡scoppio, voce allegata dal Vocabolario dietro questo e- sempio , notato scorrettamente .