Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/325

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io5 « altre bestie fiere hanno paura e friggono , e non si accosterebbero al fuoco per cosa chi mondo. E questo si fanno per paura di queste bestie che ve n’ ha assai. ’Le -canne iscoppiono , perchè si mettono verdi nel fuoco, e quelle sì torcono e fendono per mezzo, e per questo fendere fanno tanto romore, che s'odono dalla lunga presso a cinque miglia (i) di notte e pine ; ed è si terribile cosa a udire , che chi non fosse d‘udirlo usato, ogni uomo n'avrebbe gran paura, e gli cavagli che non ne sono usi, sì spaventono si forte che roni]K>no caprcsti (<7' e ogni cosa , e fuggono ; e questo avviene ispesse volte . E a ciò prendere rimedio, egli fanno a cavagli che non ne sotro usi , e gli fanno incapestrare di tutti e quattro li piedi, e fasciare gli occhi, e turare gli orecchi ; (2)sicché non può fuggire quando ode questo iscoppio , e così campano gli uomini la notte , loro , e le loro bestie . E (piando l’uomo va per queste contrade bene venti giornate , non truova nè alberghi, nè vivande ma conviene che porti vivande ]>er se e per .sue bestie tutte queste venti giornate, tuttavia trovando fiere pessime e bestie salvati- che, che sono molto pericolose . Poscia si truova castella e case assai (.}), ov hae 1111 colai costume di maritare femine coni'io vi dirò. Egli è vero che ninno uomo piglierebbe una pulciella (7>) per moglie per tutto il mondo, (4.) e dicono che non vagliono nulla s ella non è costumata (5) con molti uomeni. E quando gli mercatanti passano per le contrade, le vecchie tengono loro figliuole sulle istrade, e per gli alberghi, e per loro tende, e stanno a dieci, e a venti, e a trenta e fannole giacere conquesti mercatanti, e poscia le maritano: e (f>) quando il mercatanto hae fatto suo volere e’ conviene che il mercatante le doni qualche gioia , acciochè possa mostrare come altri hae avuto affare seco ; e quella che hae più gioie è segno, che più uomeni sono giaciuti con essa ,e più tosto si marita . E conviene , che ciascuna anziché si possa maritare, con- (1) A trenta ( Cod. Pucc. ) (2) E a cavagli che non sono usi, sì gli incapre- stano da tulli e quattro i piedi , efasciano loro gli occhi, e turano gli orecchi ( Cod. Pucc. ) (3) e sono pure della Provincia di 1 <4)et ( C.AJagl. //. ) (4) Per niuna cosa ( Cod. Pucc. ) (5) J\on usa con molti uomeni ( Cod. Pucc. ) (6) E poi che il mercatante ha giacinto con lei le dona qualche gioja ( Cad. Pucc. ) (a) C apresto , per capestro. La Crusca ne cita esempio tratto dal Morgan te» e dall’ Aitino d'Oi'O de! Firen/.uola , meglio sarebbe addurre questo di Scrittore del Secolo d’ oro della favella« VOL. I. (cQ Pulcella per vergine voce deri»' vata dal francese , usata anche da Dan» te , e dal Boccaccio .