Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/357

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1.37 12^. DELLA citta’ CHIAMATA SlGNI (i) Signi ee una nobile città, e sono idoli . c sono al Gran Cane, e moneta hanno di carte. Egli hanno seta, e vivono di mercatanzia e d arti, e molli drappi di seta fanno, e sono ricchi mercatanti. Ella e sì grande ch’ella gira sessanta (2) miglia, e v’ha tanta gente, che ninno potrebbe sapere lo numero. E sì vi dico, che se fossero buoni uomeni d’arme, quegli degli Mangi (7/), egli conquisterebbono tutto il mondo ; ma egli non sono uomeni d’arme, ma sono savi mercatanti d’ogni cosa, e sono buoni e naturali filosofi. E sappiate che in questa città hae bene seimila ponti (3) di pietra, che vi passerebbe sotto una galea • e ancora vi dico che nelle montagne di questa città, nasce il reubarbero e giengiavo (4) in grande abondanza , che per uno viniziano grosso s’avrebbe bene quaranta libbre di giengiavo fresco, ch e mollo buono: ed ha sotto di se sedici città molto grande e di grande mercatanzia e d’ arti. (5) Or ci partiamo di Sii igni, e conterovi di un'altra che ha nome Ingiù (G); e questa è lungi di Singni una giornata. Ella è molto grande è nobile; ma perchè non ci ha nulla da ricordare , dirovi di un altra , che a nome Unghin (7). Questa è grande e ricca, e sono idoli, e sono al Gran Cane , e la moneta hanno di carte. Quivi hanno abondanza d’ogni cosa, e sono mercatanti, e savi mollo, e buoni, artefici. Or ci partiamo di qui, e dirovi di Cianghi (8) , eh’ è mollo grande e bella , e hae ogni cosa , come 1’ altre , e fa- visi molto zenzado. Qui non ha altro da ricordale : partiamoci, e anderemo alla nobile città di Quisai, eli’ è la mastra città del Reame delli Magi. (1) Tynguy ( Cod. Rice. ) Singhui ( Magi. 11. ) (2) ( Cod. Pitc. ) 4^- ( C. Magi. II.) (3) Circa scr millia {Cod. Rice. ) (4) Gicngiovo ( C. Puc. )(5),, Vocatur ,, autem civitas terrae: alia vero civitas dicta Ouinsay, idest cii'itas coeli,, ( Cod. Ricc. ) (6) Ingui ( Cod. Rice. ) (7) Ughin ( Magi. 11. ) (8) Ci arte hin ( C. Puc. ) (a) È da notare che avendo nominati appellagli come leggosi nelle lezioni I\a- <jue‘ popoli sin qui Magi, mì questo loco musiana e Riccardiana Mangi . VOL. I. 18