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giornate si truova la città di Chagu , e sono come gli altri di sopra ed ee (i) la città sezzaia (V) di Quisai. Or comincia l’altro reame de’ Magi, eh’ è chiamato Fugui. rnm le?2. del keame di fugui Quando 1’ uomo si parte da questa sezzaia città di Quisai, F uomo entra nel reame di Fugui, e vassi sei giornate per isci- roc, e truova città e castella assai, e sono idoli, e sono al Gran Cane , e sono sotto la signorìa di Fugui, vivono di mercatanzie e d’arti. D’ ogni cosa hanno grande abondanza , hanno geugiavo e galanga oltra misura , che per uno viniziano grosso n’ avrebbe 1’ uomopiued’ ottanta libbre di gengiavo ,E v’è un frutto che pare zafferano, ma e non è , ma vale bene altrettanto ad operare . Egli mangiano d’ ogni brutta carne ; e d’ uomo che non sia morto di sua morte , e molto la mangiano volentieri, e hannola per buona carne. Quando vanno in oste si tondono gli capegli molto aho, e nel volto si dipingono dazurro, (2) con un ferro di lancia (Z>) , e sono uomeni molto crudeli (c) i più del mondo , che tutto dì vanno uccidendo gli uomeni e bevendo il sangue, e poscia gli mangiano tutti, e altro non procacciano (¿/). Nel mezzo di queste sei giornate ha una città, che ha nome Quella fu , (3) eh’è molto grande e nobile, e. sono al Gran Cane, e hae tre ponti di pietra di più belli del mondo, lunghi un miglio, e larghi bene otto passi, e sono tutti in colonne di marmo, e sono si belli che molto tesoro costerebbono a farne uno. Egli vivono di mercatanzìa e d’arti, egli hanno seta assai e gengiavo e galanga , e havvi belle donne, e havvi galline che non hanno penne ma ( 1) Ed ee l'ultima città che ee sotto Quisai (Cod. Puc.')('>.) Qui ad bella procedimi, sibi in fronte cuin ferro calidv si gnuni imprimunt ( Cod. Ricc. ) (5) Qual infu [Cod. PiiCc.) (a) Sezzaia per ultima . Dante disse: ,, Qùi judicatis terram fur sezzai ,, Paracl, c. xvu>. (¿) Di tal consuetudine dei popoli della provincia di Cardanda parlò di sopra. (c) Il paese detto dal Polo-Fugui è la provincia di Fokien,una delle ultime che riunissero i Cinesi al loro Impero:è paese li diissimo pel suo gran traffico e navigazione . Sono ancora reputati i più arditi pirati della Cina ( Ilist. Gcn. de la Chin. t. XII. p. 120. ) (</) Procacciano per procurano , o ad altro non attendono . (Queste imputazioni possono essere menzognere e dettàte dal risentimento dei limitrofi popoli stante l’odio che procaccia ai popoli di quella contrada il loro ladroneccio e pirateria
