Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/397

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mito questo regno in grande istato, ed era più amata clic mai fosse o re o rema. Ora in questo reame si truova diamanti; e dirovi come questo reame hae grandi montagne; e quando piove , l’acqua viene rovinando giuso per queste montagne; e gli uomeni vanno cercando perla via ove 1 acqua ee ita e trovane assai di diamanti ; (r/) e la state che non vi piove si se ne trova su per quelle montagne; ma e v'ha sì grande caldo che a ¡iena vi si puote sofferire; e su per queste montagne ha tanti serpenti e sì grandi, che gli uomeni vivano a grande dottanza, e sono molto velenosi, e non sono arditi (i) d’andare presso alle loro caverne di quelli serpenti. Ancora gli uomeni hanno gli diamanti per uno altro modo, eli egli hanno si grandi fossati, e sì prefondi clic veruno vi puote andare; ed egli vi gettano entro pezzi di carne (2) (1) Gli uomeni d' ondare presso alle tane loro ( Cod. Pucc. )■ (2) Scorticata ( Cod. Pucc. ) lerinc addette ai loro templi, chieste dai lira inani ai loro genitori, o offerte spontaneamente al servigio dei templi , educate a sedurre colle loro lascivie e vezzi le quali oltre ad’ essere le ancelle devote dei sfrenati Uraniani , hanno cura del tempio , accendono le lampane, e danzano e cantano nei giorni solenni dinanzi ai simulacri dei numi . Tutti i viaggiatori parlano di quelle cortigiane Uramaniche ( Letter. sull’ ind. Orient. t. II. p. 55. ). («'¿Congettura il Sig. Malte-Brun che il regno detto dal Polo Mai lili sia quello di Golconda,che possiede le rinomate cave di diamanti di BuoIKonda , e di Culur • Ma Tavernier che visitolle dice che la scoperta della prima cava non fu fatta che due secoli innanzi la sua venuta; della seconda cento anni innanzi(Hist.Gen.des Voy. t. IX. p. 55o , e 555. ) Non erano adunque scoperte ai tempi del Polo, nè vedesi che ne facciano menzione i primi viaggiatori Portoghesi . E. più naturale di credere eh’ ei parli delle1 cave vecchie di Sumclpur nel Bengala che sono mille miglia distanti dal Maabar ; anche queste cave visitò Tavernier ( p. 557. ) Se non si giustifica la soverchia credulità del Polo di aver creduto al racconto fattogli, che si cerchino j \ OL. I. diamanti per mezzo dell’ Aquile, può asserirsi che ci non fece che ripetere una favoletta narratagli dagli Arabi o dagli Orientali, e che spacciavano a tutti gli Stranieri. Infatti la stessa cosa narra Niccolo Conti ( Ram. Nav. v. I. p. 58o. C.). 11 Diamante è una cristallizzazione , o come vuoisi oggidì, una sostanza conbustibile come il carbone , che trovasi in piccoli strati renosi di un mezzo dito odi un dito di grossezza racchiusi in filaretti di pietra . I Cavatori Indiani traggono quella rena con 1111 ferri aguzzo, e siccome la vena segue direzioni diverse sono obbligati di spezzare la pietra per seguitarla . Si trasporta la materia in un aja spianata con scoli adattali,e a forza di lavarla e rasciugarla , e spezzando le zolle con un pillo di legno, per non inclinare o scheggiare i diamanti, se ne separa la terra, lo che otticnsi col lavarla dentro un paniere , che fa le veci di vaglio.Separata in tal guisa la rena dalle sostanze eterrogenee con un rastrello, la stendono in solili strato sul- 1’ aja preparata, e colle mani scuopruno i diamanti che diligentemente raccolgono ( Tav. 1: c. p. 551. 536. ). (¿) Dottanza voce antica che significa timorevEdi far questo non avea dottanza v niuna » ( Boce. Gior. Vili. NoycI. i>. ) 20