Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/432

Da Wikisource.

ili- 17<D. D UNA BATTAGLIA A < Sappiale, che Io Re Abagha Signore del Levante (a) si (iene molte terre e molte provincie, e colina le terre sue con quelle del Re Caidu, cioè, dalla parte dell’Albero Solo, lo quale noi chiamiamo l’Albero Secco . Lo Re Abaga per cagione, che lo re Caidu non facesse danno alle terre sue si mandò il suo figliuolo Argo con grande gente a cavallo e a piede nelle contrade delf Altiero Solo infìno(i)al fiume di Geon , perchè guardasse quelle terre che sono alli coniini. Ora avenne che io re Caidu si mandò un suo fratello molto valenlre cavaliere, Io quale avea nome Barac con molta gente per fare danno alle terre , ove questo Argo era. Quando Argo seppe che costoro venivano, fece (i )Che noi chiamiamo Albero Secco . ( Cod. Pucc. ) . bedienza le tribù Tartare che abitano a Maestro del Tur fan, ed il paese che è a Occidente e a Tramontana della catena dei monti Altaici . Ei con sua gente faceva continue incursioni in Tarlaria,e nei dominj di Cublai Can . Ei opposegli nel 1277. un dei suoi figli che fu disfatto , talché dovè spedirgli contro il più celebre dei suoi capitani Peyen, Caidu lece nuova guerra nel 1289 e disfece 1’ armata Imperiale . Lo battè Peyen nel i2()3., ma fugli impossibile l’inseguirlo nella sua fuga,difeso dall’ asprezza della contrada . Si pose nuovamente alla testa dei ribelli dopo là morte di Cublai nel 007 ma fu battuto e ne mori di dolore. Di lui parlano Gaubil , le Storie Cinesi ( t. IX. p. 589 , 5go , 441, 482 ), e De- guignes, (Hist. des Huns t. IV. ) («) L’ ordine non è sperabile in opera scritta come il Milione nel secolo XIII. Meno ancora in opera dettata e non scritta come è la presente . Per supplire a delle omissioni , aggiunse il Polo questi ultimi capitoli,da tenersi come appendice, coi quali venne a completare il suo disegno,che era di dare tutta la storia dei Tartari sino ai suoi tempi , e l’intera descrizione del continente Asiatico . Ed è perciò che ad articoli storici ne seguono articoli geografici. In questo v'apo traiti» dei fatti dei ^Ingolli di Persia o dell’ Iran , ed alquanto più ei si diffonde in quanto che fa d’ uopo rammentarsi, tome ei lo avverti nell’introduzione,che ad Argun o Argon signore di quella contrada conduceva la Principessa Cogàtin,e che trovatolo morto fu onorevolmente ricevuto dal suo successore, che gl’impose di condurre la Principessa a Cazan figlio d’Argun. Era questo Principe figlio d’-Abaka Can, e nipote di Hulagu Can, il quale dopo aver presa Baldacca , e rovesciato il trono dei Califfi, indi distrutti i Melahediti, o Assassini col consenso di Mangu - Can- suo padre fondò il detto impero dei Mo- golli di Persia o dell’ Iran, tuttavia dipendente dal Gran Can di Tartaria.Questo fu detto ancora 1* impero dei Tartari di Levante dai Latini,che appellarono di Ponente quello dei Tartari del Captshac, perche a quella volta tanlopiu distende- vasi giungendo sino alle frontiere della Polonia e dell’Ungheria che i Tartari de- piedarono . Hulagu fondò detto impero nel 1258. e moli nel 1264- Col consenso dei glandi, successegli Abaka Can, o come appellalo il Pelo Abaga , che ebbe guèrra coi Tai laii di Zagatai , e con Cbaidu signore del Turkestan . Era signore del Zagatai Berrac Oglan fra te 11 e di Chaidu che il Polo chiama Barac