Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, I.djvu/51

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DEL MILIONE stampa del testo predetto, per eseguirne il confronto, e assegnare a ciascuno dei due il competente valore. Ma a giudizio di quell’ illuminato letterato non è il Ms. Soranziano l’autografo del Polo, e quantunque si ravvisi non poca conformità nel contenuto di ambedue, si riconobbe che il veneto lungi dall’essere la primitiva dettatura, è una posteriore abbreviazione della relazione, ad uso dei concittadini di Marco, e di tal tempera si crede essser la copia,che si conserva nel Museo Britannico , citata dal sig. Marsden (a). V. Per quanto per tale autorevole confronto, intatto rimanga il primato del testo che pubblichiamo, non vorrei a detrimento del vero esagerarne la lode. Il pubblicarlo reca un servigio importante alla favella, ed anche alla Geografia per molte preziose varianti ; non debbo dissimulare però, che sovente ne è la nomenclatnra geogralica manchevole e difettosa , e per essere versione d’ altra favella , e per V imperizia del traduttore, ne è stata in alcun luogo la lezione stravolta. Intatti, quanto incerto fosse il volgarizzatore intorno ai nomi di città e di provincie , si scorge, dal leggiersi in un medesimo capitolo un nome scritto in diversa guisa. Tali varianti le ho lasciate,per lo più come si leggono nel codice, essendo dubbio se siano in una o in altra guisa più esatte. Ciò parmi valevolmente confermare, che piuttosto che scritto fu originalmente dettato il Milione, perchè ripetuta una medesima voce, il trascrittore compresela diversamente, come accade di quelle disusate e difficili . VI. Invaghito del mio lavoro per renderlo meno imperfetto, non ri- .sparmiai nè cure, nè pensieri, nè spesa, ed aveva ardentissimo desiderio di far conoscere quanto veridico sia il Veneto, onde avvenisse che ottenuta la fede dovutagli, a lui fosse rivendicata l’autorità, co me al principe dei viaggiatori . Collazionai perciò il testo, che vede la luce non solo con gli altri Codici Magliabechiani, ina puranco con un prezioso Codice Pucciano, di cui die contezza un mio dotto collega nel pubblicare con la consueta esattezza , e profondo sapere infatto di lingua , un testo a penna citato (i) . VII. Nel collazionare penosamente tanti manoscritti, con quello che pubblichiamo , che chiamo l’ottimo pel pregio solo d’ antichità, e di favella, mi accorsi,che arricchivalo sovente non già di varianti utili, (a) Dissertai, sui Viag. Ven. t. i. p. òj. e p 3o. e seg. (i Questo ms. appartiene al sig. ¡Marchese Giuseppe Pucci , ricco collettore di libri,e manoso itti preziosi, che gentilmente melo concesse per farne la collazione . Nc parlò nella prefazione al volgarizzamento del Trattato dell’ Amicizia d* Tullio, pubblicato in Firenze nel 18cg.il eh. Ab. Fiacchi, Accademico della Crusca . vili STORIA