monti, in alcune caverne, che da loro medesimi s’hanno fatte; il che possono far facilmente, perchè i monti sono di terra, e non sassosi; e quando si parte dalia città sopraddetta,
si va per tre giornate, che non si truova abitazione alcuna,
nè cosa pel viver de viandanti, salvo che acqua, ma per li
cavalli si truovano erbe sufficientemente. Per il che gli viandanti si portano seco le cose necessarie. In capo veramente
di tre giornate, 1J»/ si truova una provincia detta Balaxiam.
GAP. XXV.
Della provincia di Balaxiam: e delle pietre preziose,
detti baiassi) che ivi si cavano , le quali sono tutte del
Re: e de’ cavalli, e falconi, che si truovano: e dellJ
aria eccellente, e sana, che è nelle sommità dJ alcuni
monti: e de vestimenti, che portano le donne per parer belle.
Balaxiam è una provincia, le cui genti osservano la
legge Macomettana, e hanno parlare da se. ‘’9 E certamente
f47’ I’1 capo di tre giornate. Secondo i computi del Polo tre giornate
erano da laicali a Scasseni, e tre da detto luogo alla provincia di Balascianu
Ebn - Auckal numera intatti sette giornate da Taihan. alla città di Badakhshan,
la quale sarà stata una giornata distante dal confine del paese cui dava nome. (Lbn. Auch. p. 2J0).
148. Balaxiam di questa provincia tratta Abulfeda (G<iOgr. p. 552). Badzav c/uchan est ut ait lilius Iluukali noinen et provinciae, et urbis, llabct sub se multo’» Hestak (nomoj). Jiflertur inde Ol Lazurd (Lapis Lazuli). Badzaclischam
est in summa ’/ hocarestanu, contermina terris Turcarum, ubi condidit Z,ot bei da filia Gejari arccm rnunitain admirabilem. Inde effertur ol Lat zuied, et ol Bclluur (sive Lapis Lazuli, et lierillus) • » L secondo esso a
tredici stazioni o giornate di distanza da Balch. Ebn Auckal (p. 22.5) dice
che Ladakhshan e città più piccola di Mank, che i suoi contorni sono ben coltivati, con multi giardini sulle rive del fiume. Lhe le montagne abondano di ottimi bestiami, e che produce il Kubino c il Lapislazulo. E che le cave di quelle
pietre sono nei suoi monti, e che anche vicn da quel paese non poco di
muschio.
«4’»< La Lingua di Badtigscian doveva essere il Turchesco poithC’ tale era
la favella a quei tempi dell’Impero di Cuvrezntia. Dice Abulfeda ilei celebre
GelallrdtJin che fu spogliato di quell’Impero da (Jcngiscan, che era » Slaf tura hicvis, turca corporis abitu, et sermone, std «»olebat ctiam Persie«
y loqui » (liistor. Musleni. t. IV. p.