Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/180

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coppi, e con queste è coperta la delta casa, ma ciascun coppo di canna, per diffusione de’venti, è ficcato con chiodi. E detta casa attorno attorno è sostenuta da più di dugento corde di seta fortissime, perchè dal vento (per la leggerezza delle canne) saria rivoltata a terra 2"9. Questa casa è fatta con tanta industria e arte, che tutta si può levar e metter giù, e poi di nuovo riedificarla a suo piacere, e fecela far il Gran Can per sua dilettazione, per esservi 1 aria molto temperata e buona, e vi abita tre mesi dell anno, cioè Giugno, Luglio e Agosto; e ogn’auno 2;9, alli vent’otio della luna del detto mese d’Agosto si suol partire, e andare ad altro luogo, per far certi sacrifìci in questo modo. Ha una mandria di cavalli bianchi, e cavalle come neve, e possono essere da diecimila, del latte delle quali niuno non ha ardire di bere, s’ egli non è descendente della progenie di Cingis Can. Nondimeno Cingis Cau, concesse l’onore di bere di questo latte ad un’altra progenie, la quale al tempo suo una volta, si portò mollo valorosamente seco in battaglia, ed è nominata Boriat 280, e quando queste bestie vanno pascolando per li prati, e per le foreste se gli j>orta gran riverenza, nè ardirìa alcun’andargli davanti, ovvero impedirli la strada. E avendo gli Astrologhi suoi, che fanno 1 arte magica, e diabolica, detto al Gran Can, che ogn’anuo al vigèsimo ottavo di della Luna d’Agosto, debba far spandere del latte di quelle cavalle per l aria e per terra, per dar da bere a tutti li spiriti, e idoli che adorano, acciocchè conservino gli uomini, e le femmine, le bestie, gli uccelli, le biade, e l’altre cose, che nascono sopra la terra, però per questa causa il Gran Can in tal giorno si parte dal sopraddetto luogo, e va a far di sua mano quel sacrificio del latte. Fanno ancora questi Astrologhi, o vogliain dire Negromanti, una cosa maravigliosa a questo modo, che come appar che il tempo sia turbato, e voglia piove279. Questa caui. Nella relazione dell’ambasciate di Lord Marcarleney (l.c.) b-ggesi che in mezzo al Giardino di Zhe-Hol cravi una tenda spaziosa e ma unifica, retta da colonne dorale, dipinte, e inverniciate. Anche oggidì l’Impura lo re passa in Tarlarla soltanto l’estate (ibid. p. 338). 380. lioriut. Secondo Gerbillon lungo il Hai hai abitano certi popoli detti ■ l ii Mugolìi Brattee, e che sono anche essi del sangue dei Mugolìi Kalkas, i quali abitano a tramontana del fiume Seliufue (Du IIald. t. IV. p. "iti). Secondo PalI.j% abitano 11 a il iiumc Kilok e il lago li ai k al, ed 01 chiamali Burlati. Ksso pure dlfeima 1 he sono di tartara origine (Voy. t. V. p- 3j3).