Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/188

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Polo avverte che Zaitum (Siven-tcheu) è il porto: » ove tutte le navi (V India fanno capo » (T. I. p. i48). Io reputo pertanto che il Polo fosse impiegato in queste due marittime spedizioni, perchè oltre il comandante de’navilj, e quello delle truppe da sbarco, vi occorreva pur anco un commissionato per le trattative politiche. Ed ei era quello appunto, cui tali importanti commissioni erano affidate, come ei stesso lo dichiara, col dire, che Cublai lo chiamò sopra tutte le sue ambasciate (i. L.p.’]). Abbiamo altro valido fondamento di credere che in ambedue queste marittime commissioni ei s’imbarcasse Siven-tcheu perchè intorno al paese de Mangi, o alici Cina Meridionale così ei sJesprime (Lib. II. c.’jgy » Ora avendo detto di alcune città »> del regno di Conca, dì è una delle nove provincie di Mangi.... lasceremo di parlar più di questi, perchè Messer Marco non fu in alcuni eli essi, come fu in questi due diQuinsai e di Conca ». E siccome il paese dei Mangi (t. I.p. 229 n.) era la Cina rimasta sotto l obbedienza dei principi natii, ossicino le provincie di là dal Kiang, si ravvisa che la provincia di Quinsai è quella che appellasi oggidì. Tcliu-kiang, e l’altra di Conca il Fokien, come sarà a suo luogo dichiarato. Perciò sembra dimostrato che sempre sJ imbarcò a Zaitum. E qui può obiettarmisi che ei fu anche nel Yunan, ma ai tempi di cui qui si ragiona, era considerato paese straniero, e non appartenente alla Cina. Ci è piaciuto a questo luogo riunire tuttociò che conc erne le legazioni del Polo, e di fare servire questo nostro ragionamento di proemio e di dichiarazione al Secondo Libro elei Milione.