Tartarí, che si chiamali’ Ungut3üo, e la citta similmente, le gerìti della qual sono bellissime, e bianchissime, e il Gran Can,
ogni due anni secondo che lui vuole, manda alla delta provincia suoi ambasciatori che li trovino delle più belle donzelle, secondo la stima della bellezza che lui li comm’ette, quattrocento,
cinquecento più e meno, secondo che li pare, le quali donzelle, si stimano in questo modo. Giunti, che sono gli ambasciatori fanno venir’a se tutte le donzelle della provincia, e vi sono li
stimatori a questo deputali, i quali vedendo, e considerando
tutte le membra di ciascuna a parte a parte, cioè i capelli, il
volto, e le ciglia, la bocca, le. labbra, e l’altre membra che
siano condecenti, e conformi alla persona, e stimano alcune in
carati sedici, altre diciassette, dicioito, venti e più, e meno,
secondo che sono più, e manco belle. E se il Gran Can ha
commesso, che le conduchino della stima di carati venti, o
vent’uno, secondo il numero a loro ordinatoli, quelle conducono. E giuute alla sua presenza, le fa stimare di nuovo per
altri stimatori, e di tutte ne fa eleggere per la sua camera trenta,
o quaranta, che siano stimate più carati, e ne fa dare una a
ciascuna delle moglie de’ baroni, che nelle sur? camere le delibano la none diligentemente vedere, che non siano brutte sotto
panni, o difettose in alcun membro, e se dormano soavemente,
5of». Ungut. Dice il Deguignes che quella degli Onhioì è la orda dai IVIofolti detta Ungut, e che oggidì è divisa in due bandiere che abitano lungo
il fiume Iu-kin (t. IV. p. 258). Soggiunge che quella appellata Parili è parimente divisa in due bandiere, e che ha le principali abitazioni sulle rive del fiume liara- Muren che sbocca nel Sira-Muren. I territori della tribù di O/ihiot
e di Paria sono a tramontana della villa estiva dell Imperador della Cina; i
loro principi sonosi per lungo tempo imparentati colla casa Imperiate. Il I\ou\
di Ilaurtesrayes che legge in Marco Polo non già L’ngut come è nella lezione Ramusiana ma Lngrac come porta la variante del nostro testo (t. 1. p. 70)
crede che questa tribù sia quella detta Hong-kila, che Petis de la Croix appella Con goral e Alhulganzi Kunkural. Cengiscoti sposò una figlia di lurkilli
signore di dette genti, e ordinò che tutti i capi della sua casa dovessero prendere per prima moglie una donzella «li quella discendenza (llisl. Gen. de la
Chin. t. IX. p.). Le varie tribù Tartan: che vivevano sotto proprio signore sono in alcune favelle Europee distinte oggidì col nome di Orde, voce
d origine Tartara. Secondo HuOrii/uis deriva d.dle parole (urta Ortlu che significa corte di me/./,o, volendosi alludere all abitazione «lei signore della,
tritili, la «piale è collo« «ita nel centro «lei campi, o dei borghi ove fanno I abituale lor«» «limora (IVuhriq. I. c. p. 4°)•