Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/243

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perchè usano per la maggior parte riso, panico, e miglio365, specialmente Tartari, Cataini, e della provincia di Mangi- e queste tre semenze nelle loro terre, per ciascun staro, ne rendono cento. Non usano pane queste genti, ma solamente cocono queste tre sorti di biade col latte ovvero carni, e mangiano quelle: e il frumento appresso di loro, non moltiplica così, ma quello, che raccolgono, mangiano solamente in lasagne, e altre vivande di pasta 306. Appresso di loro non vi resta terra vacua, che si tutti i paesi i nascimenti delle femmine quelli dei maschi, se più femmine sposa un sol maschio, devono restare molti maschi nell’impossibilità d’accasarsi. Malgrado tali considerazioni sonovi non pochi sostenitori oggidì ancora dell’ asserzione del Polo. 565. Riso, panico, e miglio. Niuno ignora che queste tre sorti di biade sono originarie dell’Oriente. Servono di cibo ai Tartari, e ne ritraggono una bevanda (Rozier Gran. Diction. d’Agricul. Artici. Millet). Trattò il Duhaldo della fertilità delle terre, dell’Agricul tura, e dell’alta onoranza in cui è tenuta nella Cina. Oltrepasserebbe il confine del nostro lavoro il distendersi intorno a tale interessante argomento. Quella fertilità dipende in parte dal fera, ee suolo, ma soprattutto dall’industria di quel popolo. Si usa in tutta la Cina quella attività che appo noi s’ammira nel Lucchese. Vi si à cura d’irrigare le terre, di fare salire le acque coH’ajuto di macchine sino alle vette dei mon ti. L’arte di concimare le terre è perfetta: si raccoglie a tal’uopo ogni lordura o materia che può renderle feconde, se ne modifica la natura spengendo e mescolando opportunamente i concimi: a tal uopo raccolgono con gran cura perfino le setole, il.crino, il pelo degli animali, le tosature dei capelli. I Cinesi sono intelligqntissìini per dare scolo ai terreni, e lavorarli con diligenza e nettarli daUe,erbe inutili.,Essi reggono le tqrre sulle colline con arginelli se sono terrose, se sassose scassano i terreni e i sassi adoperano per farvi muri, talchè si vedono in Cina praticati i metodi stessi di Toscana. Ma più industrioso del Toscano è il Cinese, come avvertimmo per fare i sughi, e in Cina, come a Firenze, debbesi la nettezza delle vie nelle città all’industria dei villani che ne raccolgono le spazzature e le immondezze. Prospera in fine l’agricoltura pel grande onore in cui è tenuta, e perciò può alimentare la Cina strabocchevole po-rpolazione che nelle pubbliche calamità dà gravissime cure al Governo. Dice il relatore dell’ambasciata di Lord Macartnej, che nel risalire il Pei ho per recarsi a Pekino vide campi di miglio delle Barbade, seminato a solchi e fra l’uno e l’altro cranvi sementi di biade più minute. Talvolta era il panico italico, talvolta il cosi detto panicuni crus galli che,cresceva all’ombra di più alto vicino. Maturate le prijne biade e raccolte, maturano posteriormente le biade minute. Non vidde in verun campo erbe cattive che impoverissero le terre; ogni campo pareva un giardino’ ben tenuto e regolare. I campi avevano data una prima raccolta pari a quella ch’era in piedi (Voyag. t. III. p. 4°)• 566. Altre vivande di pasta. Questo modo di usare la farina in vari modi per nutrimento, lo conferma il Deguignes giuniore (Marsden not. 6y3).