be, e in picco), numero: che se vi occorra un troncamento
di una delle due voci come fa appunto l’elisione tra noi, ciò
vieti indicato da un carattere che lo esprime. Hanno poi i
Cinesi vocabolari che contengono i tuoni, co’ quali colat o che
conoscono la voce, possono rintracciarne il corrispondente
carattere.
Dal sin qui detto agevolmente comprendersi quanto ma’’
/agevole sia Vapparare la favella Cinese, e maggiormente lo
scriverla. Crediamo dar termine al presente ragionamento
con alcune osservazioni relative a far comprendere quanto
diffìcile sia l illustrare la parte geografica del Milione
che concerne la Cina, quella appunto che è compresa nella
seconda parte del Libro Secondo.
La Geografia dì quel vasto Impero è grandemente oscurata dal vario modo usato dagli Europei nello scrivere nei
loro alfabeti i nomi Cinesi. j! ragion cV esempio il Portaghese Magaillans scrive Xan-si, e Xan-tum (p. 2.3) due provincìe Cinesi, che veggonsi scritte nella carta dell Inglese Arrovvsmith Shan-see e Shantang, dal Francese Anville Shen-si, e
Shan-tonj dall’ Italiano Carletti Scianse , Sciamoli (Viag. t. IL
p. 133). In tanta discrepanza nel modo di. scrivere i nomi
geografici della Cina, abbiani creduto seguitare Vortografìa del
celebre Anville come la più generalmente diffusa. Ma ad
istruzione dei lettori dobbiamo premettere le seguenti avvertenze. Allorchè s’ incontrano unite le due lettere Sh come nelle voci Shan e Shen queste due lettere suonano in Italiano Sci e perciò debbono leggersi Sciane Scien.■ anche il eh
delle voci Cinesi è come se fosse seguito dall i, perciò le sillabe cha, e cheti vanno lettecia, e citi. Si avverte che in tutte
le voci geografiche abbiamo soppresso il dittongo francese ou
che esprime, come ognun sa, V u vocale degli Italiani, e lo
distingue in quella favella dall xi celtico detto da noi Francese, e che ha il suono presso a poco dì un u preceduto dalli
come nella parola Italiana giù e ciò perchè la nostra favella manca dì un colai special suono dell u. Avverte il
Guignes C Introd. au Dici. Chin.p. XÍV.)’ Che le lettere ts
che occorre d’incontrare a princìpio di alcune voci Cinesi
come nei monosillabi tsu, tsui, tsum., (Le Comte p. 298 J esprimono il suono della z e cosi debbono leggersi zu, zui,
zurn. Ed è poi da aggiungere alcune altre avvertenze trat