CAP. XXX.
Della città di Pianfu.
Partendosi da Tainfu, si cavalca sette giornate per ponente,,
trovando belle contrade, nelle quali si trovano molte città e ca-r
stella, dove si lanno gran mercanzie e arti. Vi sono molti mercanti, che vanno per diverse parti facendo i loro guadagni, e profitti. Fatto il cammino di sette giornate, si truova una città chiamata Pianfu 4°3, la qual’è molto grande e molto pregiata, e sono
in quella molti mercanti, e vivono di mercanzie, e d arti. Quivi
nasce la seta in grandissima quantità. Or lasceremo di questa, e
diremo di un’altra grandissima città, nominata Cacianfu. Ma
prima diremo d’un nobile castello chiamalo Tliaigin..
CAP. XXXI.
Di Thai gin castello.
Partendosi da Pianfu andando verso ponente, si truova un
grande e bel castello nominato Thaigin qual dicesi aver edi4o3. Una città chiamata Pianfu. è agevole il riconoscerla nella città di
Pin-yanfu della detta provincia. Ciò confermano Magaillans (p. 6) e il Martini. E’la capitale del secondo dipartimento della provincia, e una delle più
cospicue della Cina. Pretendono i Cinesi che ivi risedesse il loro Imperadore Yao
che dicono aver vissuto ventitrè secoli e mezzo avanti G. C. Siede sulla riva
orientale del Fuen-ho (Mart. Atl.Sin.p.3o). Lat. 36.°6.’ Long. occ. 4-°55. (Du Hald.)
404-. 7 ’aigin. Si ravvisa che debbe essere Taiping - hien. Mentre potè accadere agevolmente nella copia che il trascrittore scambiasse il p in g. Questo
luogo è- segnato nella carta del Chan-si a mezzodì di Pin-jang-fu rammentato
disopra, ed è sulla via maestra che volge verso il Se-tchuen c- il Yunan; ossia
sulla via che dovea fare il Polo per recarsi al Pcgu Pregevolissima e singolare è
una congettura del Marsden (not.761) che seguendo la lezione dell’italiana epitome
del Milione e della versione latina, ove come nel Testo IViccardiano invece
di ’Faigin leggesi Cai-cui, crede che detto castello sia Kia tchru città considerevole a mezzzodl di Taiping e sulla stessa via maestra. E curioso che due
varianti cosi disparate conducono a resultati assai esatti. è mollo probabile
che da note molto più copiose abbia estratta la sua relazione il Polo, e che
vtmbrassegli nella prima dettatura del suo viaggia che fosse qutslo CusUllo del