Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/278

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ficaio anticamente un re chiamato Dor^°5. In questo castello è un bellissimo, e spazioso palazzo, nel quale è una sala grande, dove sono dijMuti tutti i re famosi, che furono anticamente in quelle parti, il che è bellissima cosa da vedere. E di questo re nominato Dor diremo una cosa nuova, che gl intravvenne.. Era costui potente e gran signore, e mentre stava nella terra non erano al servizio della persona sua altri, che bellissime giovanotte, delle quali teneva in corte gran moltitudine. Quando egli andava a spasso per il castello sopra una carretta, le donzelle la menavano, e la conducevano leggermente per esser piccola, e facevano tutte le cose, che erano a comodo, e in piacere del detto re. E dimostrava egli la potenza sua nel suo governo, e si portava mollo nobilmente, p giustameate. Era quel castello fortissimo oltremodo, e come riferiscono le genti eli quelle contrade, questo re Dor era sottoposta ad Umcan, ch’è quello che di sopra abbiam delio chiamarsi Prete Gianni, e per la sua arroganza e alterezza si ribellò & quello. La qual cosa intesa da Umcan, non potendo andarli contro, nè offenderlo, per esser in luogo fortissimo-,si doleva grandemente. Dopo certo tempo, sette cavalieri suoi vassalli, 1 andarono a trovar dicendoli, che li bastava Y animo di condurli vivo il re Dor, quali li promise grandissime ricchezze. Costoro partiti andarono a trovar il re Dor, fìngendo di venir di lontani paesi, e alli scrvizj suoi s’ acconciarono. Dove così beue, e diri Dor a Kia-tchru, e che nel ritoccarlo secondo la lezione Ramusiana corri ugesse e lo ponesse a Taipiag. Sembra più esatta la lezione dei testi che portano Cui cui th^ ’¡’aigin > perchè nel capo seguente dice che d detto castello era distante circa 20 miglia dal fiume Kara-Mure/i, distanza che si risconti.! nella Carta dell’Anville fra Kia-tcheu e il detto fiume, mentre l’uiping ne e più di 35 miglia distante. 4«7. He chiamato Dor. La variante del Magliaberhiano secondo è Dar, e nel testo Rir.cardiano, e nell’edizione ILsilensc volendo dare alla vot e la deMocuza Latina ne formarono il ridicolo nome Darius. Sagace congettura del Marsden è thè la Lezione portasse re d’or in yiniziano, o re dell’oro 111 Italiano. E siccome innanzi Gengiscun possedevano h» Cina i Tartari Orientali detti Aiutehv che presero il nome di Kin, voce Cinese thè •igniti« a oro, crede rh« possedesse quella contrada un principe della dinastia dei Kin, e che il Polo Ira’dtftas’«’ a sc< onda «lei suo significato (letta voce in volgare. l\gH <t certo eh- la vote Dor noi» £ Cinese, nè sembra nemmeno d’indole Tartara’ (Marsd. n. 7ha). Questa contrada ’bbe anticamente propri regi (JTist. Gcn< u‘- la Qiin. I. X11. p. 47).