Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/285

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re ricchi, e potenti La città gira per circuito venti miglia. Ma ora è di visa, perciocchè quando morì il re vecchio, lasciò tre figliuoli: e avanti la sua morte volse divider la città in tre parti, ciascuna delle quali è separata per muri, e nondimeno ciascuna è dentro il muro generale, che la cinge intorno. E questi tre fratelli furono re, e ciascuno aveva nella sua parte molte terre e grandi, e molto tesoro, perchè il loro padre era molto potente, e ricco. Ma il gran Can, preso ch’ebbe questo regno, distrusse questi tre re, tenendolo per se. Per questa città scorrono molti gran fiumi ’9a‘, che discendono dai monti di lontano, e corrono per la città intorno intorno, e per mezzo in molte parti. Questi fiumi sono larghi per mezzo miglio, altri per dugento passi, e sono molto profondi, e sopra quelli sono fabbricati molti ponti di pietra, belli e grandi, la larghezza de’quali è otto passi, e la lunghezza è, secondo che i fiumi sono più, e meno larghi. E per la lunghezza de’fiumi sono dall’ima all’altra banda colonne di marmo, le quali sostengono il coperchio de’ ponti, j>erchè tutti hanno bellissimi coperchi di legname dipinti con pitture di color rosso, e sono anco coperti di coppi: e per lunghezza di ciascun ponte sono bellissime stanze e botteghe, dove s esercitano arti e mercanzie, e quivi è una casa maggior dell’altre, dove stanno di continuo quelli, che riscuotono li dazj delle robe, e mercanzie, e pedagio 420. Molti re ricchi e potenti. Secondo il P. Martini vi risedevano i re di Choy prima che passasse il paese sotto la signoria dei Cinesi; vi era un f-iagnifico palazzo reale nel centro della-città. Ivi risedeva anche un principe della dinastia dei- Tai-Ming, che incominciò a regnare nel decimo secolo dopa r E. C. (Ad. Sin. p. 82). 421. Il Gran Can preso che ebbe. La città fu presa dai Mogolli secondo le storie Cinesi nel 1236: si narra che vi uccidessero un millione e quattrocentomila persone, e altrettante nella provincia (Hist. de la Chin t. IX. p. 219 > Altri inferi tinj gravissimi ebbe a tollerare la città allorchè i Manciusi s impadronirono della Cina. Un ribelle la prese e incendio^ e fecela bai bai amente saccheggiare nel 1649 (ibid. t.XI. p- 17) • 422. Scorrono molti gran fiumi. Questa città dice il Martini è intersecata da acque navigabili quasi da pertutto, per mezzo di canali che hanno ponti di pietra, e le rive rivestite di pietre conce. La città è in isola formata da vari fiumi: il paese è parte piano, parte montuoso j il suolo è ferace, c i campi sono irrigabili verso oriente per tre giornate, di. estensione.. La caxnr? pagna è piacevole c divertente (Mart. p. 82.).