Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/308

Da Wikisource.

271

e tutt’il bene che abbiamo, procede, e viene da lui. Non hanno lettere, nè scrittura alcuna, e non è maraviglia alcuna, però che quel paese è molto salvatico, e ira montagne, e selve foltissime. e l’aere nella state v’è molto tristo, e cattivo. E li forestieri, e mercanti non vi possono stare, perchè moririano. E se hanno da far qualche faccenda un con l’altro, e vogliono far le Ior obbligazioni, ovvero carte di quello che devono dare, e avere, il principale piglia un legno quadro, e lo sfende per mezzo, segnano sopra quello quanto hanno da fare insieme, e ciascuno tiene una delle parli del bastone, come facciamo noi a modo nostro in tessera, e quando è venuto il termine, e il debitore avrà pagato, il creditore li restituisce la sua parte del legno, e cosi restano contenti, e sodisfatti. Nè in questa provincia, nè in Caindù, e Vociam, e Jaci si trovano medici. Ma come si ammala qualche grand’uomo, le sue genti di casa, fanno venir li maghi, ch’ adorano gli idoli, alli (j 1.; -, v: » » i ,. I Laos il padre ili fanrrglia è più venerato che nel Lac-cho, meno tuttavia che nel ’Funkino (Et.it act. rlu Tuuk. p. au). Poco innanzi avea detto (p. 18). » Dans. ’ plusieurs communes, il n’y a point de Bonzes, et le chef de la commune le remplace ’. Ecco perchè il Polo avrà creduto che al più anziano rendesser culto. /fi“). Fanno r e’iii li maghi. ’ Ils se mclent (lei magiciens) aussi de propher tisi-r, et f ut les fonctions de medecins qu’ ils remplissent par des invocations v et ii:s conjurations, aux quelles’) Is joignent pourtant quelques remedes: et quand le malade gu’-rit jiar le coor’ de la nature, ou par l’effet des remedes, la glieli rison est attribuèe à des moyens surnaturels » (ibid. t. II. p. ?,?.). Lo «tesso si -ili-mia nelle Lettere Edificanti (t. \ VI. p. 9.07) «ii-1 Tunkiùó. Dell’ArrakaU paese a confine del regno d’Ava, lo narra Daniele Sheldou: » nelle loro malattie, dice I’ Inglese Viaggiatore ’ chiamano i Jtaulin, che sono in uno sacerdoti e medici. Uno di essi solfia sul inalato, se non guarisce ordina un sacrificio a ’ Chaor-Baott o il nume dei quattro venti, le vittime sono pollame e animali ’ grassi, e le carni appartengono ai sacerdoti. Se il male è pertinace, ergèsi con ’ pompa un altare all’idolo, c i parenti ed essi vengono trattali splendidamente e divertiti cori musica. Il ministro delle ccreinonic è obbligato a ballare #’in• chè regge si sulle gambe, indi si regge con una mano ad lina «orda sinchè non 4 rade in deliquio. Ml<>ra si rinforzalo strepito musi« ale, e gli Spettatori ima• ^¡uano ch’ ei conversi coll’idolo. Se il malato guarisce, lo conducono a un • tempio uve Pungono d’«dj, e di profumi. Se muore di« hiura il Sacerdote • ch#- le ce rernon ie e i sacrilici non furono al nume ajgiadevoli » (lIi<t.Gcn.dc’ V’ijr. t IX. p. l’accordo che passa fra questo e il nostro viaggiatore trattandoti di paesi limitrofi, «limosiia^li v«’ridi«‘i sommamente ambedue, a sembra il««.’ Ul « <>siuiriau/.a ti praticasse in tutta la penisola di la dal (^ange, paese « he