di genti 5’° a cavallo, e a piedi, sicchè era un potente esercito^ vi fece capitano uno nominate Chinsambaian.5’1, che vuol
dire in lingua nostra cent’occhi 5>2, e quello con le genti mandò con molte navi nella provincia di Mangi, dove giunto, fece
richiedere gli abitatori della città di Coiganzu, che volessero
dare obbedienza al suo re. La qual cosa ricusorno di fare, poi
senza far’ assalto alcuno, procede alla seconda città, la qual similmente denegò d’arrendersi, e partitosi andò alla terza, alla
quarta, e da tutte ebbe la medesima risposta; e non volendo
lasciarsi addietro tante città, ancorchè egli avesse un fortissimo
esercito, e che il Gran Can li mandasse un altro per terra di
non minor numero e fortezza, deliberò d’espugnarne una. E
quivi con tutto il suo potere e sapere la prese, facendo uccidere quanti in quella si trovorno. La qual cosa udita da
tutte l’altre fu di tanto spavento e terrore, che spontaneamente
tutte vennero all’obbedienza sua, e dopo se n’andò, con tutti
due gli eserciti che avea, sotto la reai citta di Quinsai 5^5, nella
5/(0. Grande sjorzo di genti. Cublai divise in due corpi l’armata destinata
a conquistare l’Impero dei Song j che insieme ammontavano a dugento mila
uomini (ilist. de la Chin. ibid. p. 358.) La guerra si rinnuovò con maggiore sforzo
nel 1274. ed in allora fu decisa la sorte dell’Impero dei Song. Secondo il Testo
della Crusca il Polo ne pone l’incominciamento l’anno innanzi (t. I p. i3o). Questa data non leggesi nel Testo Ramusiano, e nell’altro testè rammentato non
evvi la Ramusiana del 1269. Ciò conferma sempre più che ritocco il Polo stesso
le due Lezioni.
54i’ Chinsanbaian (V t. I. p. i3o not. 6). I Cinesi lo appellano Pejen. Esse
era straniero. Hiulie figlio di Tali lo fece prigioniero nel paese detto dai Cinesi Si-ju. Esso entrò ai servigi del principe e giunse ad esserne il maggiordomo. Conosciuto da Cublai ne ammirò l’ingegno, e la prudenza, e credè più
utilmente giovarsi dei suoi talenti dichiarandolo condottiero della spedizione contro i Song (Ilist. de la Chin. ibid. p.355).
542. Cent’occhi (V. t. I. p. l5o. n. b).
543. Facendo uccidere. E malagevole il discernere fra le tante città espugnate tJa Bajan quale sia quella di cui qui ragiona; forse Sui-tching, ove fu passata
al fil delle spade la guarnigione.
544- tutte vennero all’obbedienza. » La terreur qu’inspiroient les Mougous
avoit ebranlè la pluspart des gouverneurs, et plusieurs vinrènt d’eux me me se
soumettre » (Ilist. de la Chin. p. 355).
545. Quinsai. Dimostrammo (1.1. p. i38n. b.) che la città detta Quinsai
dal Polo è llang-tcheu. Nella Storia Generale della Cina leggesi che Peyen fece
avanzare verso oriente l’ching-pongfei, e che seguivalo dappresso col rimanente
dell’oste: » dans le dessein de s’ approcher de Lin-ngan-fu (llang-tcheu j alorft
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