Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/377

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rivano tutte le navi, che vengono d’India con mercanzie. E il fiume, che viene dalla città di Quinsai entrando in mare fa questo porto: e tutt’il giorno le navi di Oninsai vanno sù e giù con mercanzie, e ivi caricano sopra altre navi, che vanno per diverse parti dell’India, e del Catajo. Avendosi trovato M. Marco in questa città di Quinsai quando si rendè conto alli fattori del Gran Can dell’entrate, e numero degli abitanti, ha veduto, che sono stati descritti 160. toman quali può essere un gran regno. Le marittime che fanno al nostro proposito son» Cantari (Canton), Fuquen (Fo-kìen) Che quean (Tche-kiang), n Ha quale siede Nimpo, dove la terra fa un notabile capo ». Ning-po meritava per l’importanza dei suoi traffici menzione, ed è considerata come il porto di Hang-tc.heu. Infatti il P. Le Cointe per recarvisi sbarcò a Ning-po (t. I. p. 22.). Descrive quale era l’importanza di questa città nel passato secolo il Duhaldo (t I. p. 177). Ma non può dissimularsi un obietto contro l’opinione che la città detta Gantpu dal Polo sia Ning-po, ed è che per asserzione del Polo, Ganipu era sul fiume di llangtcheu, e Nimpo è sopra altro fiume, detto In nella carta del Tche-kiang del P. Martini; secondo la Storia Generale dei viaggi è al confluente dei due piccoli fiumi Kin e Yan, il primo dei quali viene da mezzodi, l’altro da Greco, quarta di Levante (t.l V. p.67). È tuttavia da osservare che questi due, e il fiume di Hang-tcheu sono insieme uniti per mezzo di canali, e perciò il Polo potè credere che fossero una diramazione del fiume Tche-kiang o di Hang-tcheu. Infatti quando il P. Le Cmite da Ning-po si recò a Hang-tcheu furongli somministrate barche, e fece delta navigazione in cinque giorni (1. c. p 47)• Osserva rettamente il Chiaris. Zurla che nel Testo Pipiniano questo porto si appella Ganfu,e nell’Edizione Basilense Canfu, e che perciò sembra esseie quello stesso porto ove approdò il Viaggiatore Maomettano pubblicato dal Renaudot, e che questi credeva male a proposito Canton (Zurla Dsser. t.l.p. 166). Tanto più fondata ci sembra l’opinione del Zurla in quanto che il P. le Comte che fece questo viaggio, dice, non aver veduto cosa più spaventevole della quantità de’ scogli, e dell’isole deserte fra le quali gli occorse navigare.Sono le une alle altre cosi vicine, che fa d’uopo accostarvisi a dieci passi con pericolo ad ogni momento di romper la nave. Esso valicati questi scogli giunse ad una piccola città, e ivi entrarono nel fiume: tre leghe più alentro era Nimpo (ibid. t. I. p. 21). Comparato questo racconto con quello del llelatore Musulmano non vi ha luogo a dubitare che la città che l’Arabo appella Canfu sia Nimpo del Missionario. Ei dice/ » il faut un mois de navigation pour aller de Sanderfoulat à la Chine, et on emploit huit jours entiers a passer des ecueils >>. Anteriormente aveva detto che entrate le navi nel murdi Sengi, di li navigavano sino alle porte della Cina, e che cosi si appellavano, scogli, e seccagne che sono in mare, fra Ile quali era uno stretto passo. Prosegue:. quund un vaisseau a passe au de là de ces portes il entre avec la haute maree dans un golfe d’eau douce » (chiaramente l’imboccatura del fiume) » et vient mouiller au principal port de la Chine qui est celui d’une ville appellèe Canfu. » (Pag-‘4J