Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/518

Da Wikisource.

481

AGGIUNTE E CORREZIONI. Stor. Milios. p. xviii. Nel parlare della Raccolta di Viaggi, clie ba per titolo: Voyages faits principalement enAsie dan l-es xii.xui.xiv.e XV. Siecles: a VHaye chez lean Neaulme i y35. voi. 2. in 4-° la dicemmo dei lìergeron; ma di esso sono soltanto gli Opuscoli intitolati, i,° Traile de la Navigation et des Decouvertes. i.° Traitè des Moeurs des Tartares. 3.° L’Abregè de T Hisloire des Sarrasins. Il Bergeron fiori verso la metà del secolo, che precede quello della stampa di detta raccolta. La medesima è anonima; fu compilata per le cure di P. van der Aa, che morì innanzi che vedesse la luce. Ih. p. lui. Il chiar. Canonico Bandini, che nella mia gioventù, colle più gentili maniere mi confortò ad iniziarmi nell’ardua e perigliosa carriera di scrittore, nella sua Vita, e Lettere di Amerigo Vespucci, Firenze 174^- 4’° pubblicò una lettera, che contiene la relazione della prima navigazione dei Portughesi a Calicut, che capitanò il celebre Vasco di Gama. L’armata parti di Lisbona il 19. Luglio i497’ ed una delle sue navi fece ritorno dall’Iudia li io. Luglio i499- Ei reputò che questa relazione fosse dettata da Amerigo (p. 6.), perchè a lui parve di dettatura filmile a quella delle relazioni che scrisse Amerigo dei suoi propri viaggi, e perchè^ questa,e quelle erano di scrittura conforme nel Codice da cui l’estrasse. Il Rainusio pubblicò questa lettera come d’un’anonimo gentiluomo Fiorentino, che si trovò in Lisbona quando tornò la nave. Il Canonico trasse questi documenti dal Codice Riccardiano da noi descritto (Stor. Milion. p.cxxvn.), e nell’elenco delle cose che contiene vi è enunciata; questo è quel medesimo Codice, da cui fu tratta la lettera d’Amerigo, che noi pubblicammo (Stor. Milion. p- lui.). Ma il manoscritto non è un autografo del Vespucci, ma di mano di Piero Vaglienti, come avvertimmo, lo die pare ignorasse il Bandiui - La relazione del Vespucci, da noi pubblicata, dà conto della navigazione di Alvaro Cabrai, cui dai Redattori della ¿storia Generale dei \ ¡aggi, dietro l’autorità degli scrittori portughesi si dà la gloria dello scoprimento del Brasile (Ilist.Gener. des Vovag. t. 1. p. 53.). Ma è duopo avvertire, che Amerigo non era di tale opinione, mentre dice delle navi del Cabrai: « che. posono in una terra, dove trovarono gente bianca e ignuda, della. ni>-dejiitna terra, eh io discopersi per Re di Castella, salvo che è più a levante. (Stor. Milion. p. liv.). Dunque il Cabrai fu il primo dei Portughesi, ma non il primo degli Europei che vi approdò, e non ne fu lo scopritore. Fra le due relazioni delle navigazioni del Cabrai, quella data cioè da Amerigo, e l’altra di’ Redattori mentovati, sono vi alcune leggere discrepanze.’ secondo la prima parti lo stuolo nell’Aprile ’ secondo l’altra li 9. Marzo i5oo. Nella tempesta, che tollerarono «otto vento del Capo di Buona Speranza, secondo quella, perirono navi, secondo 1 ultima In ambedue è detto che lo stuolo era composto di tredici navilj. Ibid. p. r 1. Quantunque posteriormente alla stampa della Storia del Milione, ¿libiamo potuto avere sotto occhio ottime Carte Geoara fiche russe della Regione (Caucasia, del Caspio, e il \ iaggio, colla Carta relativa, al Canato «li Kliiva del sig. M maview, ci siamo dati cura di arricchire la nostra Carta dell’Asia di questi nuovi lumi. Stor. Milion. p. cv. Il defunto Cav. Iliillou versatissimo negli sind| geografici, fece molti l.ivoii intorno a Marco Polo, che già. <10110 inediti. A me non In dato clip «li vederne l’elenco ch’è il seguente V-’injrin Viavai ili Mirco Polo. eU Mar Poi. V. //. ’ 62