Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/160

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140 DESCRITTIONE

frasto, il Lobelio lo fece Evonimo del medesimo Auttore, il Trago lo propose per il Carpino dell'istesso, et il Cordo lo disse Anonymon, non essendo egli in ciò risoluto.

Il Loto arbore di Dioscoride, detto da nostri Perlaro.

Il Formentone nostro, ò Erisimo di Theofrasto presso il Lobelio, overo Ocimo de gli Antichi appresso il Trago, et da alcuni è detto Lampsana quì copiosamente si coltiva.

Il Melampiro di Theofrasto; così dal Cordo, dal Trago, et dal Dodoneo creduto; overo Tritico Vaccino; Il Clusio lo nominò Parietaria silvestre Ongarica di III. specie; Il Lobelio vuole che sia l'Alopecuro di Plinio, et da altri è stimato Stelofuro del medesimo Auttore.

Il Telefio di Dioscoride appresso l'Anguillara, et Guilandino; il Matthioli la propose per Scorpioide, et il Lobelio per Telefio di Crateva.

La Brassica campestre del Clusio, ch'è la Perfogliata siliquosa degl'Inglesi.

La Cariofillata de gli Horti; Il Lobelio dubitò ch'ella fosse Geo di Plinio, et da altri è creduta Chrisogono di Dioscoride.

Il vero Chrisogono di Dioscoride mi mandò già da Pisa il M.R. Padre Frà Francesco Malocchio Semplicista, et Antiquario del Sereniss. Sign. Gran Duca di Toscana; l'effigie del quale hò voluto quì rappresentare.




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