Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/178

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158 DESCRITTIONE

La Valle di Brentino.

il suo principio trahesse. Quivi all'Onnipotente Dio, et alla Beata Vergine si rendono gratie, et gl'istessi investigatori nel medesimo Tempio si raccommandano. Ciò fatto un picciol horto dal religioso Huomo cultivato si vede, et d'indi partendosi, et alla sommità pervenuti mirando in giù si scopre la Valle di Brentino, la quale per essere con ogni diligenza cultivata, et con tortuosi giri dell'Adige divisa, à riguardanti grandissimo diletto apporta. In questo ammirabil sito della Corona queste piante si veggono;

La Coridale di Galeno presso l'Anguillara, ò III. Fumaria del Matthioli; da alcuni è detta Split Illirico, et Coridali montana.

La Scorzonera di larga foglia, overo di specie Hispanica, la quale esce solamente dalle scissure del Monte.

Il Crocodilio del Fuchsio, dal Gesnero chiamato Echinopo, tutto che l'Echinopo sia altra pianta com' habbiam detto; Il Cordo lo disse Sferocefalo, dal Trago fù rappresentato per vero Chamaleone, il Lobelto lo stimò Ritro, overo Rutro di Theofrasto, il Dodoneo lo dipinse per Spina peregrina, altri lo dissero Spina bianca, et il Camerario con nome di Sferocefalo annuo lo effigiò.

La Fabaria, ò Faba inversa, ò Crassula, che venga detta; dal Trago per Scrofuleria fù descritta, da altri Portulaca maggiore fù detta, et dal Lobelio fù pensata Telefio.

La Sassifragia maggiore de gl'Italiani, et questa frequentissima esce dalle scissure del Monte.

Ove ancora dalle medesime cresce la Bavarica Sassifragia, et ivi la prima volta osservata dal Dottissimo Ioachino Iuniermani, la figura; et descrittione della quale è quì posta


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