Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/188

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168 DESCRITTIONE

Natura.

Valle fredda.

da' fiori di quello differenti, in quanto che questi non si dilatano, ne s'aprono, come quelli, ma restano in se stessi ristretti; il seme è lunghetto, e tutto squamoso. Arriva la pianta all'altezza di mezo piede in circa, tutta cinericcia, da bianca, et legnosa radice. Questa è pianta perenne.

Segue pure à vedersi;

Il Cirsio Ongarico primo del Clusio.

L'Orobanche di varie forme.

Il Panace Heracleo de' Moderni.

La picciol Mirrhide del Lobelio, da altri stimata Seseli, et altri come vero Ligustico nelle compositioni l'usurpano.

L' Alettorolofo Pliniano, overo Cresta di Gallo, altri lo disse Alliaria.

Il Cirsio Anglico del Lobelio.

L'Asclepia di fior bianco, frequentissima.

L'Heliochriso silvestre del Trago, overo Chrisocome Germanica del Lobelio; il Matthioli ce lo rappresentò per Leontopodio falso.

L'Onopordo Pliniano del Dalecampio: il quale peraventura sarà il Cardo Eriocefalo Clusiano; da alcuni è detto Corona fratrum.

Così seguimmo il camino proponendo l'uno, et rispondendo l'altro intorno alcuni dubij, che occorrevano, non solo circa le piante, che à occhi nostri s'offerivano, ma coll'occasione di quelle toccando alcune cose in più difficil materia si andavamo trattenendo, quando ecco giungiamo nella nobile, et d'ogni lode dignissima Val fredda, ch'à Levante riguarda. Quì sono non picciol piani, et pendici, ne' quali dal Maggio sino al mese di Settembre pascono, et nodriscono animali


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