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DI MONTE BALDO. 169

Pozze di Valfredda

senza numero, nella quale si veggono ancora alcune cavitadi, che le pozze di Valfredda sono dette, in due delle quali l'acque piovane si conservano, et nella terza quelle, che ivi sotterraneamente scaturiscono, delle quali gli Pastori si servono, per abbeverare gli armenti, et nelle stesse sorge copiosamente,

Il Potamogeto ò Fontale, malamente detto dal Lusitano Malabathro.

ln questo luogo sono alcune casuccie di Pastori fabricate di virgulti à soffianti venti esposte, et hanno di paglia i tetti, che sono dagli habitanti chiamate il Baito, sotto le quali portasi, et si conserva il latte, et i Pastori dalle pioggie si difendono. In questo piano frequentissimo si scorge;

L'Alchimilla, overo Stellaria de' molti, Il Brunfelsio Tedesco la chiamò Leontopodio, et dal Cordo fu detta Drosio.

La Soldanella montana del Clusio, per ogni parte.

L'Hormino montano, detto dal Fracastoro Britannica.

La Veronica supina del Lobelio.

Il Cardo condriloyde del Dalecampio.

L'una, et l'altra Hierabotane del Dodoneo.

Il Bellis ceruleo grande.

L'Helleboro bianco con fior pallido.

La Pimula I. et II. del Matthioli, detta dal Colonna Alisma de' prati, et delle selve.

La Poligala del Trago, et del Dodoneo, overo Onobrichi di Dioscoride presso il Lobelio.

Così quella con fior giallo.

Il quarto Aconito del Clusio.

Il Loto con nove foglie del Dalecampio, adoprato da molti per Meliloto.


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