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DI MONTE BALDO. 187

L'Hepatica bianca del Cordo, overo Gramegna di Parnasso con foglia hederacea del Lobelio.

Il Salice di larga foglia, ò Leucofleo del Dalecampio.

Il Salice picciolino di IV. specie Clusiano.

L'Anonimo fruticoso hirsuto con foglia di Bosso, da molti detto Balsamo alpino, da altri Rosa alpina, il Dalecampio lo nominò Euonimo di Theofrasto, Ulisse Aldrovando lo chiamò Nerio alpino.

Evvi però il Nerio alpino con foglia glabra, lunga, et appuntata come quella del Nerio comune, benche molto minore.

La Vite Idea II. Ongarica del Clusio, detta dall'Anguilara Uva di Orso, il Dodoneo la nominò Vaccinio nero, et altri l'hanno detta Mirtillo.

La Tussilagine alpina di due specie.

Et la Pinguicula di fior ceruleo, et bianco.

Il Mezo della quale è volto ad Oriente, ove frequente nascono,

La Cacalia del Lobelio.

La Cacalia prima Ongarica del Clufio.

Gli Aconiti di varie forme. et

Il Felce maschio

La sinistra parte di Lei si vede in tutto sterile.

Già stanchi, ma non satij d'investigare le piante di questi luoghi, fummo dalla sopravegnente notte costretti à ritirarci all'albergo, dove per quanto, et lo stato de gli hospiti, et l'incommodità del sito comportava, non ci mancò cosa alcuna; nè però subito dopò preso il cibo (tutto che lassi per il faticoso camino, che ricercava, che nella maggior parte smontassimo i cavalli) ci demmo al riposo, ma spese prima due grosse hore


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