Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/208

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188 DESCRITTIONE

Bocca di Navole.

di tempo in ragionare sì de' siti gratiosi, come d'alcune rare, et belle piante da noi vedute, et d'altre cose ancora, andammo (prima accommandatisi a Dio, et alla Vergine) a pigliar la necessaria quiete; et svegliati poi la mattina nell'apparire del nuovo Sole dall'albergo ci partimmo, et verso la sommità c' incamminammo tenendoci alla sinistra mano, ove per essere certa parte alquanto depressa, dal volgo è detta Bocca di Navole, Questa a mezo giorno rimira, et in essa, et nelle parti a lei vicine si veggono

La Pulsattilla di fior bianco del Lobelio, overo Anemone Ongarico silvestre di II. specie presso il Clusio; overo Samolo Pliniano.

La Tormentilla bianca del Dalecampio, frequentissima.

Il IV. Ranoncolo di fior giallo appresso il Fuchsio, detto dal Dodoneo Ranoncolo Boscareccio di fior giallo. et

Il Ranoncolo glomeroso, frequentissimo. Da questo luogo alquanto in giù discendendo venimmo in una prateria detta Urticara, la quale di queste piante è ornata, che sono

Il primo Croco Verno di Carlo Clusio.

Il bulboso Ranoncolo del Lobelio, il quale dal Dodoneo I Ranoncolo tuberoso, ò Batrachio d'Apuleio fu chiamato.

L' Ornitofora candida di Cornelio Gemma, frequentissima.

L'Enanthe alpina del Lobelio, per ogni parte.

Il Serapias di fior candido del Lobelio, overo Cinosorchi montano con foglia macchiata del Gemma.

Et la nostra Cariofillata alpina assai copiosa.

Quindi verso Aquilone incaminandoci per lo medesimo


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