Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/22

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2 DESCRITTIONE


quell'eccellenze, che possono concorrere à dar nome à qualunque Monte, di celebre, et amenissimo; anzi dirò talmente abbellirlo, et farlo chiaro, che più gratioso, et pregiato riesca, che qual si voglia ben grande, bello, et vago Giardino. poiche chi non sà, che per lo più sogliono maggiormente aggradire gli alti, et frondosi arbori negli horridi, et incolti monti prodotti, che le accarezzate, et da dotta mano coltivate piante? Et cui maggiormente non piace, et chi più non istima una Fonte, che naturalmente dalla propria pietra scaturendo, vada inaffiando il propinquo, et natio terreno, che tutte l'altre, benché da figurati, et finissimi marmi spandono l'acque con arte? certo ch'io mi creda, niuno. Ma alle bellezze, et preminenze del nostro Baldo ritornando, egli e non solo di bellissimi, et ombrosi arbori, et di chiarissime, et assai frequenti fonti ornato; ma oltre di ciò, di mirabile fecondità, d'aere senza pari salutifero, di rarissime, et innumerabili piante è dotato. Per il che io ,che sempre ad ogn'altro gusto anteposi il diletto d'investigare non solo i nomi, e le forme delle cose naturali, et delle piante in particolare, ma le facoltà loro ancora; essendo ho mai passati i mesi della tepida primavera, giudicai(considerato ch'hebbi la conditione de'Monti) che per osservare quanto di bello, raro questo nostro Monte produce, il principio di Luglio fosse tempo opportuno. nella qual stagione dalla Città verso Occidente partendo, con molti gentil'huomini amici prendemmo lietamente il camino. et ecco,che tosto di quella usciti, entrammo in un larghissimo, et spatiosissimo piano di biade molto fecondo, ancorche di viti, et d'altri arbori del tutto, privo si vegga. In questo, tuttoche d'arbori, et ombre


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