Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/294

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10 DESCRITTIONE

cuno di essi lasciato la descrittione; Imperoche Theophrasto annoverò l'Amomo tra quelli Aromati, de' quali si suol servire nelle compositioni, de' più stimati Unguenti, et Galeno ne assegnò le facoltà, et di più gli diede nome di racemo, senza darne però la descrittione; et da questi Autori altri non l'hà potuto cavare. Ma Dioscoride, et Plinio, compatriota nostro, hanno lasciato descrittioni tali dell'Amomo, che se insieme si pongono, si può havere chiara, et vera notizia di esso. Et quelli Moderni, che si sforzano di separare queste due descrittioni, non altro s'affaticano di fare, che in oscurissime tenebre ascondere il vero Amomo, poiche levano questi ogni auttorità a Plinio, come che non lo habbi conosciuto, anzi che habbi descritto pianta in tutto da quella diversa, che per Amomo mostra Dioscoride, et gli Antichi; et la danno à Dioscoride assoluta. Hò adunque proposto di interpretare à parte à parte le descrittioni di questi due Autori, lasciateci in questo proposito, et dopo paragonate sì le parole, come i sentimenti, investigare, se amendue questi Scrittori, habbiano havuto openione conforme circa l'Amomo, ò pure se diversamente habbiano stimato.

Daremo adunque principio à dichiarare quello che ci lasciò Dioscoride nel libro primo della Materia medicinale.





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